VIDEO | Il nuovo servizio, che consentirà ai contribuenti di inviare all’Agenzia delle entrate tutte le fatture on line, è stato presentato nella sala convegni dell'Hotel 501
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Un nuovo e semplice servizio consentirà ai contribuenti di inviare all’Agenzia delle Entrate tutte le fatture on-line, un’innovazione che entrerà in vigore il 1° gennaio 2019 e sarà obbligatoria tra tutti i privati, tranne alcune eccezioni. È stato questo il tema del convegno “Fattura elettronica tra privati”, che si è tenuto nella sala convegni dell’Hotel 501 a Vibo. A presiedere l’incontro il presidente di Confindustria Vibo Rocco Colacchio, il presidente dell’Ordine dei commercialisti e dei revisori contabili Vincenzo Morelli e Agostino Pellegrini, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate.
La fatturazione elettronica è stata introdotta dalla Finanziaria 2008. Si tratta del processo digitale che genera e gestisce le fatture elettroniche nel corso dell’intero ciclo: dalla realizzazione all’emissione-ricezione, fino alla conservazione, secondo legge, per 10 anni. La fattura elettronica non è un semplice file da allegare ad una mail ma è una vera e propria fattura in formato elettronico, generata secondo un linguaggio standard, digitalmente firmata da chi l’ha emessa e con obbligo di conservazione a fini fiscali, solo in digitale.
«Siamo qui oggi per parlare della nuova attività di compliance (cooperazione aziendale) tra Confindustria, noi dottori commercialisti e l’Agenzia delle Entrate - ha detto Vincenzo Morelli -. Oggi ci siamo incontrati per presentare la nuova procedura fiscale che interesserà i contribuenti soggetti a partita Iva. Possiamo considerare l’innovazione un "momento epocale", in quanto si passa, dal 1973 al 2019, ad una nuova procedura, che sarà totalmente telematica». Morelli ha aggiunto: «La fattura verrà generata elettronicamente e verrà inviata alla Agenzia delle Entrate, la quale dal punto di vista pratico funzionerà da “postino” telematico andando a consegnarla all’altro contribuente. Sarà una novità interessante sia per i commercialisti, all'interno del cui studio verrà snellito il lavoro di ricezione e sia per lo Stato che potrà trarre beneficio per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale». Morelli, affrontando la tematica dal punto di vista giuridico, ha concluso: «Ci saranno una serie di esonerati alla fattura elettronica, tutti i “forfettari”, coloro che hanno un regime di vantaggio, i medici, per un problema di privacy e le associazioni dilettantistiche con proventi fino a 65mila euro. Tutti i piccoli lavoratori, gli artigiani e i piccoli commercianti non saranno soggetti all’obbligo». Infine, Rocco Colacchio ha elogiato il nuovo metodo di fatturazione affermando: «Un nuovo metodo estremamente utile come espressione di trasparenza fra le aziende e l’amministrazione pubblica, quindi con l’Agenzia delle Entrate. Le aziende di Confindustria sono pronte, perché essendo medio-grandi hanno già a che fare con la digitalizzazione».