Sono una ventina, al momento, i Comuni che hanno risposto all’appello di Crotone per lavorare insieme affinché la fascia ionica crotonese venga inserita nella Rete europea dei trasporti Ten-Core. Altri enti, pur non avendo potuto partecipare alla riunione in videoconferenza presieduta dal sindaco Vincenzo Voce, hanno manifestato interesse all’iniziativa che, inserendo il territorio nel corridoio che collega la Scandinavia al Mediterraneo, consentirebbe di attrarre investimenti e risorse per le infrastrutture locali, rompendo l’atavico isolamento in cui si ritrova.

I primi passi

Dall’incontro è emersa la volontà di adottare una delibera comune da approvare nei consigli comunali dei Comuni aderenti e di istituire un tavolo tecnico di coordinamento per avviare e seguire l’iter procedurale. I tempi sono stretti: entro il 31 dicembre 2021, infatti, la Commissione Europea dovrà procedere alla revisione della Rete.
«Noi vogliamo portare alla ribalta la nostra condizione, coinvolgendo il Governo e la Commissione Europea in modo tale che questa rivisitazione che deve avvenire entro il 2021 sia accolta» spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Crotone, Ilario Sorgiovanni, che coordina il tavolo di concertazione per lo sviluppo delle reti di trasporto a servizio del territorio dell’ente comunale pitagorico.

Una porta verso Oriente

Nel suo complesso, «il progetto ambizioso varato dall’Unione Europea – spiegano dal Comune - intende migliorare la circolazione di merci e persone e ridurre al minimo le emissioni di gas inquinanti. Prevede 9 corridoi principali detti “core”, di cui 4 interessano l’Italia. Questi corridoi constano di innumerevoli chilometri di strada ferrata adattata ai treni ad alta velocità, porti collegati anche a strade e ferrovie, grandi scali aeroportuali provvisti di linea ferroviaria. Uno dei corridoi che interessa l’Italia è il corridoio tra la Scandinavia e il Mediterraneo, che è l’arteria di collegamento tra nord e sud Europa, dal confine Russo-Finlandese fino al Sud Italia e Malta. È in questo corridoio che la fascia ionica calabrese dovrebbe essere inserita come Core Network».

«La Calabria, oltre ad essere un tassello importante in questo corridoio per il Nord Europa, potrebbe anche essere una porte verso Oriente, il terminale dei corridoi che arrivano in Grecia» aggiunge Sorgiovanni, convinto che il progetto «oltre a limitare l’isolamento in cui versiamo da decenni, è anche una occasione per lo sviluppo economico, turistico, culturale di tutto il territorio».

Nei prossimi giorni, è previsto un nuovo incontro tra i Comuni interessati per esaminare il testo di delibera che i singoli consigli comunali saranno chiamati ad approvare.