Emergenza sanità in Calabria: sindacati, Oliverio e Cotticelli a confronto

VIDEO | Alla cittadella regionale a Catanzaro un incontro per discutere delle criticità del comparto. Il presidente della Regione punta ancora una volta il dito contro il Governo: «Tutta colpa del commissariamento»

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di Rossella  Galati
9 maggio 2019
18:04

Hanno partecipato anche gli operatorio socio sanitari calabresi in attesa da più di un anno dello scorrimento delle graduatorie all’incontro pubblico promosso alla cittadella regionale a Catanzaro dalla Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil, “Emergenza sanità in Calabria” coordinato dal segretario generale Uil Fpl Calabria Elio Bartoletti. Partendo dalle troppe criticità di una regione che ha un assoluto bisogno di salute, il mondo sindacale, dopo aver espresso le proprie perplessità in merito al “decreto Calabria” ha lanciato le sue proposte al mondo politico e istituzionale, racchiuse in una piattaforma. «Proponiamo innanzitutto una seria riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza, passando da una buona politica basata sulla prevenzione – ha spiegato Luciana Giordano segretaria generale Cisl Fp Calabria -. L’altro filo conduttore riguarda le risorse umane. Noi chiediamo che il Governo, se veramente vuole aiutare i calabresi ad avere una sanità che restituisca dignità al territorio, si impegni per un piano straordinario di assunzioni».

L'impegno del commissario Cotticelli

Una iniziativa particolarmente apprezzata dal commissario alla sanità Saverio Cotticelli, che oggi sarà in audizione alla Camera dei Deputati, e che promettete di approfondire e portare ad esecuzione quanto racchiuso nel documento . «Io sono venuto in Calabria con umiltà, con la voglia di mettere a disposizione la mia moralità, la mia esperienza formativa di figlio del popolo. Ringrazio i sindacati per questo incontro. Portare alla normalità la sanità in Calabria richiede uno sforzo sinergico di tutti, non è solo cosa del commissario o del presidente. Ringrazio la democrazia che ha sempre ispirato il mio agire.  Abbiamo fatto accordi sindacali per preservare posti di lavoro. Insieme al dipartimento Tutela della Salute e ad Antonio Belcastro - presente all'iniziativa - abbiamo fatto un piano per non mandare a casa i precari. Ho ricevuto centinaia di persone. E’ stato doveroso farlo. Chi deve portare a casa il pane deve farlo legalmente, non deve rivolgersi ad altri. Ed è con questo spirito che sono qui. Quello che voi avete scritto io lo approfondirò e cercherò di portarlo a esecuzione insieme al consiglio regionale». E’ sempre Cotticelli a confermare poi il suo impegno  per chiedere al Governo un piano straordinario serio per le assunzioni.   «Farò una proposta al Mef, chiederò un tavolo specifico per l’emergenza in Calabria, con un piano di assunzioni circoscritto per i settori di emergenza urgenza, per non chiudere reparti e assicurare un minimo di servizi. Perchè qui non si deve chiudere niente».


I nuovi manager

Sulle  nomine dei nuovi manager delle aziende sanitarie calabresi Cotticelli ha spiegato: «Sono una mia prerogativa da condividere con la Regione. Il problema delle nomine è centrale perché se non cambiamo la governance delle aziende, se non sottraiamo la nomina degli amministratori alla politica, non invertiamo la tendenza.  La Calabria ha bisogno di rinnovare i vertici delle aziende con persone che vengono da fuori per un fatto tecnico: chi arriva da fuori vede prima situazioni che se sei all’interno non le noti. Io eserciterò, come dispone il decreto, il controllo sui manager ma occorre cambiare la struttura che c'è sotto, che è quella incancrenita da anni di cattiva gestione».

«Tutta colpa del commissariamento»

Pur avendo accolto favorevolmente le proposte dei sindacati, il presidente della Regione Mario Oliverio resta delle sue idee, fino a quando la sanità calabrese sarà commissariata, il sistema è destinato a soffrire. «Io ho apprezzato molto le proposte che sono state avanzate e l'approccio con il quale avete organizzato questo dibattito – ha affermato il governatore -. Però permettetemi di dire che noi non possiamo affrontare le problematiche che vive la sanità calabrese al di fuori di un contesto che purtroppo conta, condiziona e ha condizionato i processi della nostra sanità. La sanità calabrese, lo ribadisco, è dal 30 luglio del 2010 commissariata. Parlo di metodi non di persone – ha chiarito Oliverio -.  Il Commissario Cotticelli ha qualità, il rigore morale e el'sperienza per fare il suo lavoro ma impugnerò il decreto perché le prerogative della Regione vengano salvaguardate».

Al dibattito, dopo i saluti istituzionali del sindaco e presidente della provincia di Catanzaro Sergio Abramo e del presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, sono intervenuti Alessandra Baldari, segretaria generale Fp Cgil Calabria, i segretari generali regionale di Cgil, Cisl e Uil Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo e i segretari nazionali Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi.

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