Si tratta dell'azienda San Luigi di Acri che ha ottenuto il primo posto nella sezione “pani tradizionali di frumento tenero”. Argento per Bubbo Brunella di Catanzaro in “pani conditi, dolci e salati”
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Due panifici calabresi ottengono un prestigioso riconoscimento nella capitale nell'ambito del XVII concorso per i migliori pani e prodotti da forno tradizionali “Premio Roma”. Si tratta del panificio San Luigi di Acri (Cosenza) con "U peanu e 'na vota" che ha trionfato al primo posto nell'ambito della sezione "Tipologia pani tradizionali di frumento tenero". Un mix di tradizione e innovazione capace di conquistare la giuria di esperti.
Medaglia d'argento per il panificio Bubbo Brunella di Catanzaro premiato con il suo intramontabile pane e 'nduja nella sezione "Pani conditi, dolci e salati". Un’accoppiata in grado di valorizzare il sapere antico, l’amore per le proprie radici e l’eccellenza dei prodotti made in Calabria: «A Roma – hanno commentato – abbiamo portato un prodotto che rispecchia la nostra Calabria: pane e 'nduja». Un risultato sorprendente per i due panifici che hanno avuto modo di confrontarsi con colleghi provenienti da ogni angolo d’Italia.
Il premio a Roma
La premiazione si è tenuta nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma. Il progetto è promosso dalla Camera di Commercio di Roma e realizzato da Agro Camera (Azienda Speciale della stessa Camera per la valorizzazione del settore agroalimentare), in collaborazione con Arsial ed in sinergia con Unioncamere Lazio e con il sistema delle Camere di Commercio della regione. Vi hanno aderito 30 aziende provenienti dal Lazio e altre 50 da 10 regioni italiane. Presentati 180 prodotti suddivisi in diverse categorie. Il Premio punta a valorizzare i migliori pani e prodotti da forno provenienti dai diversi ambiti del territorio regionale del Lazio e dall’Italia per favorirne la conoscenza e rafforzarne la presenza nei mercati nazionali ed esteri. In più si cerca di far emergere i prodotti da forno più innovativi e al contempo stimolare i panificatori verso un percorso di costante miglioramento della qualità del prodotto al fine di intercettare stili alimentari diversificati. Un occhio attento viene quindi rivolto all’imprenditoria giovanile.