Dentro la notizia

Nel Vibonese la strada interdetta ai tir rischia di far collassare le aziende. Gli imprenditori: «Diteci, dobbiamo chiudere?»

VIDEO | Il provvedimento che riguarda la Sp 53 che collega Vazzano a Vallelonga potrebbe provocare non pochi danni economici alle realtà produttive dell'entroterra: «Con questa viabilità non si può andare avanti»

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di Redazione Economia
18 giugno 2024
06:40

Il coro è unanime: qui si rischia il disastro economico. Ed è Giampiero Latassa, titolare della Fabriella Group che imbottiglia ed esporta acqua Fabrizia ovunque in Italia, a incarnare appieno il senso di smarrimento e preoccupazione di tutto il mondo dell’impresa locale: «Diteci voi cosa dovremmo fare: domani mattina chiudiamo le aziende? Così non si può più andare avanti». Non è per niente esagerata la denuncia che gli imprenditori delle Serre vibonesi lanciano dagli schermi di LaC: a causa dell’interdizione della Sp 53 (che collega Vazzano a Vallelonga) ai mezzi con 6,5 tonnellate (i famosi Tir) il settore produttivo della zona potrebbe subire un colpo durissimo, per qualcuno addirittura letale.

La viabilità e i riflessi sull'economia 

A Dentro la Notizia, il format condotto da Pier Paolo Cambareri, sono scesi in campo non soltanto i rappresentanti del tessuto produttivo del territorio ma anche rappresentanti istituzionali quali il sindaco di Fabrizia Francesco Fazio, che è stato chiarissimo nell’invocare un intervento immediato, e risolutivo, degli enti sovraordinati alla stessa Provincia: cioè Regione e Governo. «Serve un’azione centrale con l’assunzione di poteri speciali per risolvere una volta per tutte il problema di queste imprese e del territorio nel suo insieme. Con questa viabilità non si può più andare avanti».


I costi per le aziende

La storia è semplice: a causa della interdizione della Sp 53, gli imprenditori sono costretti a giri impossibili per consegnare le proprie merci, con un aggravio di costi enorme a fronte di 5 o 6 ore in più per ogni viaggio di carico o scarico. E 6 ore in più a viaggio si traducono in una cosa soltanto: l’ingresso in regime di sottocosto. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: o la situazione si sana oppure qualcuno sarà costretto a chiudere.

L'appello degli imprenditori e degli amministratori

Nel corso della puntata, con l’inviato Tonino Raco dall’interno dello stabilimento Fabriella, lo stesso Giampiero Latassa e il sindaco Francesco Fazio. Alle loro denunce si sono aggiunte quelle di imprenditori e autotrasportatori, che non hanno fatto altro che fotografare la drammaticità di una situazione presa certamente sottogamba dalla Provincia e dalle altre istituzioni che non si sono premurate di fornire una viabilità alternativa prima di interdire al traffico la strada in questione. E così si sono alternati ai microfoni di LaC gli imprenditori Antonio Mannella, Angela Nardi, Francesco Tassone; poi Bruno Esposito (Logistica Fabriella Group) e l’autotrasportatore Ivan Scicchitano, multato proprio all’indomani del divieto imposto dalla Provincia.

Investimenti futuri a rischio

Il dato maggiormente preoccupante: l’impossibilità, stante la situazione attuale, di programmare gli investimenti futuri alla luce delle esigenze di sopravvivenza del presente. Un caso davvero singolare che danneggia, neanche a farlo apposta, proprio le aziende sane di un’area non certamente florida nel complesso dal punto di vista economico, con un danno sociale non indifferente.

Puoi rivedere la puntata di Dentro la Notizia su LaC Play.

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