Pochi, pochissimi sono andati in pensione. Per quasi tutti l’obiettivo della quiescenza rischia di diventare un miraggio. Eppure, nel sistema dei call center ci lavorano da più di vent’anni: hanno iniziato subito dopo il diploma, alcuni dopo la laurea e nel frattempo hanno messo su famiglia. Oggi si ritrovano con figli a carico e un futuro incerto. Un futuro per il quale, però, intendono lottare senza esclusione di colpi e combattere a difesa del proprio posto di lavoro.

La “Vertenza Tim”, oggi, ha conosciuto un nuovo snodo fondamentale: lo sciopero nazionale che vede interessati circa 5mila addetti, di cui un migliaio soltanto in Calabria. Una manifestazione pacifica che si è svolta sotto forma di sit-in davanti alle Prefetture di Cosenza, Catanzaro e Crotone ma che diventa prodromica alla mobilitazione che porterà a Roma, giorno 26, diverse centinaia di lavoratori che intendono “presidiare” il vertice convocato dai ministri Urso e Caltagirone per tentare di sbloccare la vertenza e risolvere una volta per tutte una questione che si trascina ormai da 4 anni pieni.

I motivi delle rivendicazioni sono stati anticipati e rilanciati nel corso della puntata odierna di Dentro la Notizia, il format della redazione di LaC News24 condotto da Pier Paolo Cambareri, che ha registrato la partecipazione di numerosi sindacalisti collegati da Cosenza e le voci raccolte in particolare dall’altro presidio importante in Calabria, quello di Crotone, il territorio in cui, dopo l’alluvione del ’94, su impulso dell’allora presidente del Consiglio Romano Prodi si sviluppò la sfida (a lungo vinta) dei call center per ridare speranza a un territorio piegato dalla disoccupazione e travolto dalla tragedia naturale.

In collegamento da Cosenza l’inviato Salvatore Bruno, mentre da Crotone, con il contributo di voci raccolte dalla manifestazione, il giornalista Procolo Guida che ha restituito gli umori della piazza pitagorica. Una sola voce e una sola richiesta: basta promesse. I casi narrati nel corso della puntata sono esemplificativi della precarietà del sistema lavoro nella nostra regione. E manifestano, anche, la necessità di procedere con interventi mirati e strutturali per impedire che il ricorso sempre più frequente agli algoritmi dell’intelligenza artificiale possa incidere sulla vita delle persone. La richiesta lanciata dalla Calabria, a Dentro la Notizia, è chiarissima: il Governo centrale deve impegnarsi, partendo dal grande caso della Abramo Customer Care, a risolvere la controversia con Tim sciogliendo il nodo delle commesse che, all’estero, non trovano problemi come quelli registrati in Italia. Il colosso delle telecomunicazioni deve essere messo in condizione di assicurare occupazione puntando, se è il caso, anche alla riqualificazione del personale perché venga messo a disposizione delle esigenze della pubblica amministrazione. Chiaramente, in questo caso, non come parte integrante ma come committente di una serie di attività che potrebbero essere proprio demandate ai dipendenti attuali del servizio di telecomunicazione. La consapevolezza che la sfida sia complicata è diffusa. Ma è netta anche la convergenza degli interessi da parte di lavoratori e sindacalisti: è da qui che bisogna ripartire per mettere in condizioni tutti gli attori in campo di individuare una soluzione che metta al riparto migliaia di famiglie calabresi e italiane ormai sull’orlo del baratro.

Puoi rivedere la puntata odierna di Dentro la Notizia su LaC Play.