VIDEO | L’accordo tra Regione e comuni costieri soddisfa solo a metà le marinerie che si dicono pronte a scendere di nuovo in piazza se non ci saranno presto novità sull’incontro con la multinazionale e non verranno elargite le somme pattuite
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
Entro una settimana la data del tavolo con Eni altrimenti sarà nuovamente protesta. Restano in stato di agitazione i pescatori del Crotonese che, dopo due settimane di mobilitazione, martedì scorso hanno incassato un primo risultato dall’intesa tra Regione e comuni costieri della provincia pitagorica per l’erogazione delle royalty per le annualità 2020-2021 quale indennizzo per il mancato pescato dovuto alla presenza delle piattaforme estrattive in mare. «È solo un primo passo, non il risultato della nostra battaglia» ha precisato Manuela Asteriti, presidente dell’associazione pescatori crotonesi, parlando stamattina in una apposita conferenza stampa.
«Subito i soldi ai pescatori»
Quello di martedì, alla Cittadella, è stato un lungo incontro durato oltre sei ore, «un dibattito anche molto acceso». L’intesa prevede che sia direttamente la Regione a erogare i ristori ai pescatori, senza passare dai comuni: «Le risorse del 2020 sono già disponibili nella casse regionali, perché già versate da Eni, quindi stiamo sollecitando la Regione a provvedere al pagamento per dare un po’ di respiro ai pescatori. Per quelle del 2021, invece, va chiesta un’anticipazione a Eni e noi chiediamo che si attivino subito le procedure».
Alle marinerie sarà destinata una quota del 25% delle annualità 2020-2021: «Per noi questa è una novità, perché non hanno mai percepito le royalty in percentuale sulle estrazioni, è un criterio che a noi non sta bene». I pescatori, infatti, pur avendo accettato in fase di trattativa, chiedono che per le successive erogazioni tali parametri siano rideterminati in base allo specchio d’acqua interdetto alla pesca sulla costa crotonese, per la presenza degli impianti della multinazionale.
Le annualità arretrate
Ci sono poi le somme dal 2014 al 2019 da recuperare e per farlo servirà rivedere l’accordo di programma 2017 che ha escluso i pescatori dal beneficio. È proprio di questo e del nuovo accordo che sarà stipulato nel 2022 che si dovrà occupare il tavolo con Eni: «Siamo pronti a una nuova protesta se non ci sarà comunicata al più presto una data dell’incontro o se dovessimo aspettare troppo tempo per ottenere l’elargizione di quanto pattuito».
Alla conferenza stampa era presente anche il deputato Sergio Torromino (Forza Italia) che ha comunicato l’approvazione di un suo ordine del giorno alla Camera sulla vicenda: «Abbiamo chiesto non solo la convocazione urgente del tavolo con Eni, società che occupa degli spazi che impediscono ai pescatori di svolgere la loro attività» ha spiegato il parlamentare, che concorda sulla necessità di rivedere i criteri per l’erogazione delle somme alle marinerie, non in base alla produzione di idrocarburi ma agli spazi occupati dalle piattaforme della multinazionale.
Intanto, il prossimo 26 luglio a Crotone è stato convocato un apposito Consiglio comunale aperto sulla vicenda. Parteciperanno marinerie e parti sociali.