VIDEO | Il premier Conte ha dato una settimana per adeguarsi ai protocolli di sicurezza entro una settimana. Ecco cosa ne pensano gli operatori di Catanzaro
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Una settimana di tempo per adeguare i protocolli di sicurezza all’interno di palestre e piscine. Il premier Giuseppe Conte, nell’annunciare i contenuti salienti del nuovo dpcm, è stato categorico: se non si rispetteranno le norme, la prossima settimana queste strutture saranno chiuse. Si tratta però di un provvedimento che fa discutere poiché per la negligenza di qualcuno, si penalizza un intero settore. Si potrebbe invece, evidenziano i gestori delle strutture, sanzionare solo chi non rispetta le direttive.
«Da quando abbiamo riaperto dopo il lockdown ad oggi – ha spiegato Francesco Tassone, istruttore “Master ’90” – non è cambiato nulla per noi perché ci siamo attenuti a tutte le norme che dovevamo rispettare, soprattutto la sanificazione dell’ambiente, degli attrezzi utilizzati e degli spogliatoi e le distanze di sicurezza. Ci auguriamo che tutti i colleghi si adeguino alle direttive per consentire a tutti di lavorare nella tranquillità ed in sicurezza».
«Se chiudono ora, non riapriremo più»
Fra una settimana dunque, conosceremo il verdetto, ma il rischio chiusura preoccupa una categoria già particolarmente colpita: «Noi abbiamo sempre cercato di fare tutto e continuiamo a fare di tutto per garantire sicurezza per i nostri clienti – ha detto Giuseppe Sestito – co-proprietario “Selection Fitness Club”-. Abbiamo anche investito un budget importante per l’acquisto di un sanificatore di ambienti che si usa nelle sale operatorie. Una eventuale chiusura sarebbe deleteria e probabilmente irreversibile per noi perché sono questi i mesi in cui possiamo tentare di recuperare quelli persi».