Prosegue, anche in occasione dell'iniziativa “Cinque sensi di marcia” di maggio, il filone del trekking urbano alla riscoperta  delle tracce d'arte presenti nelle Chiese di Cosenza. Sabato 26 maggio, infatti, la nuova tappa della fortunata serie delle passeggiate “dolci” volute dall'Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro e realizzate in collaborazione con le associazioni  Apt “Città di Cosenza” e “Cosenza autentica”, sarà incentrata, proseguendo il percorso iniziato nel mese di aprile, alla riscoperta delle antiche icone e dei dipinti barocchi presenti nella Cattedrale, nella chiesa di S. Maria delle Vergini ed in quella di San Francesco d'Assisi.

Tesori custoditi nelle chiese

«Anche questo nuovo itinerario di “Cinque sensi di marcia” – sottolinea in una dichiarazione l’assessore Succurro - presenta motivi di grande interesse. Ci è sembrato giusto dare continuità ad un tema, quello dei preziosi tesori d'arte custoditi nelle nostre Chiese, che essendo in gran numero non potevano esaurirsi in un solo appuntamento. Stiamo continuando a fidelizzare sempre nuovi appassionati, segno che la nostra formula funziona. Continueremo a studiare nuovi percorsi capaci di emozionare e di cooptare sempre nuovi proseliti, tra i turisti che si recano nella nostra città, ma anche tra i cosentini che non la conoscono abbastanza».

L’avvio del percorso

Il raduno dei partecipanti al trekking urbano di sabato 26 maggio è fissato alle ore 16 in piazza Duomo dalla quale si imboccherà la suggestiva scalinata di via del Seggio per raggiungere la chiesa di San Francesco d'Assisi. Al suo interno, tra le molteplici preziosità, si trovano altari e grandi tele, ricche di  alta spiritualità, il pulpito ligneo e il coro più antico della città, la cappella Migliarese, dedicata a Santa Caterina d'Alessandria, impreziosita dalle tele del fiammingo Wilhelm Borremans. La passeggiata proseguirà su via San Francesco e, passando per via della Giostra Vecchia, arriverà in Largo Vergini, per la visita alla  chiesa di Santa Maria delle Vergini, annessa all'antico palazzo Sersale, di cui si apprezza il portale del tardo '400. All'interno della chiesetta, anche l'icona attribuita a Giovanni da Taranto, del XIII secolo, altari lignei e dipinti del 1500.

Visita al santuario della Madonna del Pilerio

Il percorso si snoderà, inoltre, tra i più importanti palazzi costruiti tra il 1400 e il 1500, molti dei quali con portali dall'arco ribassato, in stile catalano durazzesco, un vero “status symbol” dell'epoca. Da piazza dei Follari si raggiungerà, subito dopo, Corso Telesio, dove si potranno visitare le botteghe di artigianato, per arrivare alla Cattedrale dell'Assunta, dal 1981 Santuario della Madonna del Pilerio e divenuta, di recente, per decisione dell'Unesco, “Patrimonio testimone di una cultura di pace”. Nelle cappelle laterali si potranno apprezzare, tra le altre opere, l'icona della Madonna del Pilerio e le settecentesche tele che raccontano la storia di Tobia. Le prenotazioni per partecipare al percorso si raccolgono al punto informativo di Piazza XI Settembre o presso l'Ufficio turismo di San Domenico. La partecipazione è gratuita.