Cosenza, la lenta agonia della stazione: chiude anche il bar - VIDEO

Lunga intervista al titolare: «Affitto esorbitante ma siamo rimasti senza treni e senza viaggiatori»
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di Salvatore Bruno
18 aprile 2018
06:32

Alle sette di sera il clima nella stazione ferroviaria di Cosenza è spettrale. Sbarrata la biglietteria, deserto il posto di polizia, chiuse la tabaccheria e l’autonoleggio, ultime superstiti di una serie di attività commerciali da tempo con le serrande abbassate. Non ci sono viaggiatori. Perché non ci sono treni.

Problema acuito dall'interruzione della linea verso Paola

La chiusura della galleria Santomarco e la conseguente interruzione della tratta verso Paola ha dato il colpo di grazia allo scalo di Vaglio Lise, ma sono diversi anni ormai che il degrado si è impadronito di questa struttura. Quando scende la sera i locali ormai in disuso dell’ampio terminal, diventano ricovero per sbandati e senza dimora.


Lavori in corso nella stazione fantasma

Il paradosso è rappresentato dai lavori di ammodernamento in corso per dotare la stazione di un ascensore, di una nuova pavimentazione e di un moderno sistema di illuminazione. Non è dato sapere a quanto ammonti l’investimento poiché non è stata affissa alcuna tabella di cantiere. Nel frattempo però il titolare del bar ha alzato bandiera bianca: costi d’affitto insostenibili per un luogo in cui transitano quotidianamente al massimo una dozzina di persone. Raffaele Carelli in questo locale ha trascorso praticamente tutta la sua vita, iniziando ad aiutare già da piccolino il nonno materno Giuseppe Muzzillo, gestore dal 1954 del bar della vecchia stazione di Piazza Matteotti, poi trasferitosi a Vaglio Lise quando la nuova infrastruttura fu inaugurata nel maggio 1987. Nella lunga intervista racconta tutte le tappe del lento e inesorabile degrado della stazione che lo ha costretto a chiudere.

Giornalista
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