Convocata a Palazzo dei bruzi una riunione urgente della Commissione Attività economiche e Produttive dalla presidente Annalisa Apicella
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Ha resistito per ottocento anni a guerre e pestilenze. Ci voleva il coronavirus per mettere in pericolo il regolare svolgimento della tradizionale Fiera di San Giuseppe a Cosenza dove sono attesi, nel periodo di metà marzo, circa seicento espositori dei quali circa un terzo stranieri.
Psicosi Coronavirus sui social
Dopo il tam tam avviato sui social, alimentato anche da una petizione on line, in cui si chiede il rinvio della manifestazione o, in subordine, l’adozione di tutte le precauzioni del caso per evitare il rischio contagio, la presidentessa della Commissione Attività Produttive di Palazzo dei Bruzi, Annalisa Apicella, ha convocato una riunione urgente dell’organismo comunale per lunedì prossimo 24 febbraio.
La Fiera a Cosenza
«La partecipazione alla Fiera di migliaia di esercenti provenienti da tutta Italia – si legge nella nota di convocazione - espone la città ad un rischio che è doveroso accertare e valutare unitamente agli organi sanitari preposti ed alle autorità di protezione civile. Non v’è dubbio che la mobilità delle persone, l’approvvigionamento delle merci da parte degli ambulanti presso distributori di diverse nazionalità, senza avere la certezza di aver osservato il periodo di quarantena, aumenta il rischio di contagio ed il suo proliferarsi. A ciò si aggiunga la promiscuità di migliaia di avventori in fiera che possono determinare una diffusione incontrollata del virus».
Si valutano i rischi sanitari
«Tutto ciò, senza determinare ossessioni paranoiche, impone un’attenta valutazione della situazione – si conclude il comunicato - affinché il sindaco e le autorità di sicurezza pubblica adottino le scelte più idonee onde evitare rischi sanitari. Nei prossimi giorni verranno auditi anche esperti in virologia per ponderare tutto al meglio e garantire la sicurezza dei cittadini».