Si guarda al futuro con spirito innovativo, nel tentativo di elevare al massimo i livelli di formazione professionale al fine di garantire l’immissione nel mercato del lavoro appena dopo terminati gli studi di scuola superiore. Sono le prospettive che si aprono per gli studenti del polo scolastico “E. Majorana” di Corigliano Rossano, il terzo della Calabria per numero di presenze, per gli indirizzi dell’Agrario, Alberghiero e Industriale. 

All’interno dell’istituto Agrario è presente un’azienda agricola certificata Bio con una superficie di circa 18 ettari. Si producono agrumi, olio, ortofrutta e in seguito seminativi. «I ragazzi hanno un approccio diretto in azienda», sottolinea il direttore Francesco Filippelli. Che si sofferma sulle modalità innovative del settore agrario: «La tecnologia interviene e migliora l’efficienza produttiva mediante l’impiego di macchinari 4.0 e l’utilizzo dei droni per monitorare sia la parte fitoiatrica sia fisiologica delle piante».

Si lavora a tutto campo: dai prodotti Bio al chilometro zero, e ci si sofferma anche sull’uso talvolta disinvolto dei pesticidi in una zona che presenta percentuali preoccupanti di patologie neoplastiche: «Se la chimica da un lato ha massimizzato le produzioni del settore primario, dall’altro ha determinato la produzione di prodotti poco salubri con conseguenze negative come l’aumento dei tumori. Noi adottiamo un disciplinare Bio, conclude Filippelli, che non consente l’uso di prodotti chimici di sintesi».

In azienda sono state messa a dimora delle piantine orticole stagionali come il broccolo, la bietola, lo spinacio, il finocchio e la lattuga canasta che saranno raccolte tra circa due mesi e mezzo e che diventeranno materie prime da mettere in vendita nello spaccio aziendale interno all’istituto agrario o pronte da utilizzare in cucina, dagli aspiranti cuochi dell’alberghiero. Il polo scolastico (Agrario-Alberghiero e Industriale) mira a trasformarsi in un laboratorio all’aperto per formare giovani e qualificati professionisti, in risposta all’importante domanda che viene dalle aziende, sia nel campo della ristorazione, dell’agricoltura che dell’innovazione a servizio della ricettività.

«L’obiettivo a medio termine, anche con l’ultimazione dei lavori in corso degli edifici da parte dell’Ente Provincia, è quello di dare vita ad un vero e proprio campus agroalimentare». Il dirigente scolastico Saverio Madera si sofferma sui punti di contatto tra l’agrario, l’alberghiero e l’industriale e sulle nuove frontiere tecnologiche. Ha avviato una serie di relazioni con le istituzioni locali e con il mondo dell’associazionismo di categoria: «La presenza della scuola è di supporto alla crescita sostenibile e produttiva in chiave innovativa», commenta. Per il dirigente «uno dei punti nodali è l’immissione nel mondo del lavoro una volta terminati gli studi. A rafforzare le conoscenze e le competenze, su questo versante, l’alternanza scuola-lavoro programmata dal terzo anno scolastico».