Nel primo giorno di lavori sono stati affrontati temi strategici relativi a economia del mare, trasporti, energia, acqua, cooperazione territoriale per lo sviluppo del Mediterraneo
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La Calabria diventa concretamente il cuore del Mediterraneo. E lo fa ospitando a Villa San Giovanni i lavori della due giorni dell’Assemblea Generale per la Commissione Intermediterranea, che vede la partecipazione di 40 rappresentanti regionali da 8 Paesi (Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna). L’Italia partecipa con Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto. L’evento pone la Calabria al centro di un’area strategica che rappresenta circa il 10% del PIL mondiale, il 20% del traffico marittimo mondiale ed il 30% di quello petrolifero, oltre ad esercitare il 27% dei servizi di linea container.
Nel suo saluto di apertura Giusi Princi Vicepresidente della Regione Calabria ha sottolineato il ruolo che la Regione intende svolgere nei prossimi anni per lo sviluppo del Mediterraneo allargato, che con i suoi 550 milioni di abitanti rappresenterà nei prossimi anni uno spazio di opportunità per affrontare alcune delle grandi sfide comuni a tutta l’area: digitale, sostenibilità, competenze e capitale umano, facendo leva su politiche di collaborazione economica, sociale e culturale. In tale contesto, la Vicepresidente Princi ha sottolineato come la Calabria intenda svolgere un ruolo centrale all’interno della macroarea sia di indirizzo che di progettualità a vantaggio di tutti i paesi del Mediterraneo Allargato.
Nella giornata di apertura, il primo panel, ha riguardato “Trasporti e Politiche Marittime Integrate”, nel quale si è discusso di tematiche quali la pesca, la legge sulla tutela della natura, il ripristino delle lagune, l'adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione integrata delle zone costiere.
In relazione alla tutela dell’ambiente sono poi stati inoltre illustrati il Piano d’azione della Carta di Bologna, impegno per una strategia unica di protezione e sviluppo sostenibile delle coste nel Mediterraneo, i risultati del progetto AdriaClim, il progetto HORIZON Regions4climat e infine il piano per le infrastrutture per aumentare la resilienza costiera e l'adattamento ai cambiamenti climatici”.
Nel pomeriggio i lavori sono stati incentrati sullo stato di avanzamento e sulle prospettive della Strategia regionale mediterranea e su opportunità e sinergie dei programmi di cooperazione territoriale con la partecipazione di Maurizio Nicolai, Direttore Generale - Dipartimento Programmazione Unitaria - Regione Calabria.
Uno degli elementi distintivi della giornata di apertura è stata la partecipazione di una delegazione di giovani provenienti dalle regioni del Mediterraneo che hanno discusso di economia del mare e proposto soluzioni concrete su come questa possa avere un impatto sui territori di riferimento e sulle politiche occupazionali giovanili, ad esempio attraverso l’ecoturismo e la valorizzazione del patrimonio culturale. Un contributo tanto più significativo in una regione in cui quasi 1 giovane su 3, nella fascia d’età 15-29 anni, è ancora escluso da percorsi di istruzione, formazione e lavoro.