Domani è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Il tema di quest’anno è : “Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un'alimentazione sana per un mondo #FameZero”. 

Nel commentare il rapporto sullo stato dell’alimentazione e dell’agricoltura presentato dalla Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ndr), la Coldiretti Calabria, in una nota, evidenzia che nella nostra regione, nell’ultimo anno, «sono finiti nei bidoni alimenti e bevande per un valore di circa 125milioni di euro derivanti da sprechi domestici, della ristorazione (la gran parte), distribuzione commerciale, agricoltura e trasformazione». 

 

Tonnellate di cibo sprecate 

«Quasi un terzo del cibo prodotto nel mondo - si legge - viene sprecato per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate che sarebbero ampiamente sufficienti a sfamare la popolazione che soffre di fame cronica. Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche effetti sul piano economico ed ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti».

«Vi è però – aggiunge l’associazione di rappresentanza – una crescente sensibilità sul tema che sta portando a diminuire o annullare gli sprechi alimentari adottando nell’ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta del sacchetto di plastica (doggy –bag) al ristorante e la spesa a chilometro zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più».

 

Giornata mondiale dell’alimentazione

La Giornata Mondiale dell'Alimentazione di quest'anno - scrive la Fao - richiama l'attenzione di tutti i settori affinché tutti abbiano accesso a diete sane e sostenibili. Al tempo stesso, chiede a tutti di iniziare a riflettere su ciò che mangiamo per far sì che una dieta sana e sostenibile sia accessibile a tutti. Occorre allora prediligere alimenti di stagione, soprattutto verdure e prodotti ricchi di fibre.

«Donne impresa Coldiretti Calabria –  riferisce Angela Mungo, coordinatrice regionale del progetto educazione alimentare - proprio in questo scenario, nel quale il sistema di produzione alimentare si dimostra ingiusto e insostenibile, svolge in ben 39 istituti comprensivi di tutta la regione e oltre duemila alunni, il Progetto di Educazione Alimentare: “Promozione di stili di vita sani attraverso la riscoperta dell’alimentazione tradizionale calabrese”. Un’ attività didattica associata ai programmi scolastici. Un percorso di educazione alimentare a diretto contatto con fattorie didattiche, agriturismi e aziende agricole aderenti a Coldiretti, oltre che dei Mercati di Campagna Amica che educa anche alla tutela della biodiversità che è sempre più attuale».

«Con l'ausilio dei produttori agricoli e di tecnici - chiarisce la coordinatrice regionale del progetto - abbiamo avviato una serie di attività e laboratori sul cibo e cultura alimentare nonché la conoscenza delle filiere agricole calabresi quali latte, grano, olio, miele, ortofrutta ed altre. Partner dell’iniziativa sono l’associazione Sceriffo sul Campo e l’Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica). Quest’ultima sostiene l’iniziativa a livello scientifico, culturale e didattico con  esperienze legate al tema del benessere alimentare e dei corretti stili di vita».