“Apprendiamo che negli ultimi giorni il dott. Carlo Tansi, Dirigente del Settore Protezione Civile della Calabria, ha prodotto un altro capolavoro burocratico. Di fatto, con la sua grande genialità ha stabilito di annullare a far data al 01 aprile 2016 l’istituto della “reperibilità” per il personale di Protezione Civile”.  È quanto si legge in una nota diffusa dalla CISAL.


“In sintesi, secondo il dott. Tansi, soltanto dopo l’emissione di un bollettino meteo, certamente non prevedibile da alcuno, il personale potrà essere ritenuto reperibile, a prescindere se nel frattempo lo stesso personale, non edotto per tempo, è fuori sede e/o abbia deciso di impiegare il proprio tempo libero senza prima chiederne autorizzazione a lui.


L’altra possibilità potrebbe invece essere che il personale – continua la nota – a proprio onere esclusivo e senza alcuna remunerazione, si ritenga costantemente disponibile ad di fuori dell’orario di lavoro in attesa della possibile emanazione di un bollettino meteo per essere prontamente disponibili; sembra di vederli, sempre con il cellulare in mano in attesa di un eventuale messaggio che li avvisi dell’emissione di un bollettino meteo!


Tutto questo non si capisce bene su quale base normativa e/o di contrattazione decentrata si fondi, ma – denuncia il sindacato – il dott. Tansi ha deciso così! Oltre a tutto questo – fa notare la CISAL – l’eventuale richiamo del personale in reperibilità è condizionato ai soli eventi meteo, quindi tralasciando tutti quelli che sono gli altri rischi di cui purtroppo il territorio calabrese è ben ricco, come rischio antropico, sismico e tsunami, ecc.

 

A tal punto non potendo assolutamente credere che un dirigente regionale di Protezione Civile si sia dimenticato che la Calabria è ad alto rischio di eventi calamitosi, non possiamo che dedurre che lo stesso dott. Tansi abbia condotto un proprio studio per il quale il rischio sismico non sia più riguardante la Calabria. Pertanto, nell’invitarlo a pubblicare questo nuovo capolavoro scientifico, lo vogliamo – ironizza la CISAL – contestualmente candidare al Premio Nobel per la scoperta fatta.


Dimettendo i toni amaramente ironici e sarcastici sin qui tenuti, ci chiediamo se davvero nessuno ai piani alti della Cittadella Regionale sia stato informato di ciò e, nel caso lo fosse stato, se condivide l’azione distruttrice che il dott. Tansi sta attuando nei confronti della Protezione Civile Regionale, dai cui uffici i dipendenti – afferma la CISAL – stanno continuamente fuggendo per trasferirsi in ambiti lavorativi più sereni e produttivi.


Vogliamo in questa sede comunque rammentare che per eventuali disservizi e/o malfunzionamenti della macchina di Protezione Civile – dichiara la CISAL – il Presidente Oliverio sarebbe solidale col dott. Tansi in termini di responsabilità civile e penale e che gli Organi Inquirenti non ci risulta abbiano mai avallato benevolmente la strategia dello struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia!”