Catanzaro, integrazione Pugliese-Mater Domini: in fase di predisposizione la legge regionale

L'approvazione della norma che istituirà l'azienda Renato Dulbecco è propedeutica all'avvio del processo di integrazione tra le due aziende
di L. C.
8 marzo 2018
14:19

“L’ambizioso progetto di realizzare a Catanzaro il più grande polo sanitario della Calabria, attraverso l’integrazione tra le due aziende ospedaliere, è ora più vicino. La predisposizione della bozza di legge regionale che dovrà istituire l’azienda “Renato Dulbecco” è a buon punto. Toccherà al Consiglio regionale vararla e consentire così l’avvio di un processo che porterebbe il capoluogo a diventare la città della salute e della ricerca scientifica, con un innalzamento della qualità dell’assistenza e della didattica, nonché con considerevoli benefici sotto l’aspetto economico ed occupazionale. Un traguardo storico che, ne sono certo, sarà perseguito con lealtà e coerenza da tutti i soggetti in campo”. Così il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha annunciato di avere convocato una nuova e probabilmente decisiva riunione per il prossimo 21 marzo, negli uffici del commissario per il piano di rientro.

 


Snodo fondamentale

“Ci troviamo ad uno snodo fondamentale – ha dichiarato il sindaco Abramo – Dopo dieci anni di inconcludenti tentativi, ora siamo ad un passo dall’integrazione tra le due aziende che avverrà, lo voglio sottolineare, rispettando al massimo le rispettive competenze e professionalità. Da questo processo nessuno uscirà marginalizzato, anzi tutte le eccellenze presenti nel “Pugliese-Ciaccio” e nella “Mater Domini” saranno valorizzate. Se, come mi auguro, tutto andrà per il verso giusto realizzeremo a Catanzaro un modello di sanità nuovo, moderno, innovativo, capace di dare risposte alla popolazione catanzarese e calabrese. Avremo un grande ospedale, articolato su più plessi, con circa 800 posti letto e un considerevole numero di dipendenti che potrà anche aumentare. L’integrazione consentirà di ridurre il disavanzo e contenere eventuali sprechi, ma soprattutto garantirà ai cittadini di avere servizi di alta qualità, intanto con una diminuzione dei tempi di attesa che oggi sono insopportabili, quanto meno per alcune prestazioni. L’integrazione favorirà la crescita formativa dei nuovi medici e delle professioni sanitarie, svilupperà la ricerca, anche quella farmaceutica. All’interno di questo disegno, appare centrale il ruolo del polo oncologico regionale nel presidio Ciaccio che ha tutte le caratteristiche per diventare un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), il primo in Calabria. Ma non è da trascurare il forte indotto economico ed occupazionale. Ci sono città del centronord che hanno basato la loro crescita socio-economica sulla qualità sanitaria. Le aziende ospedaliero-universitarie di Pisa e Parma, tanto per fare qualche esempio, oltre alle migliaia di dipendenti, attraggono ogni anno un numero impressionante di pazienti provenienti da tutte le regioni italiane proprio in virtù delle loro rispettive eccellenze.”

 

l.c.

Giornalista
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