L'obiettivo è quello di riqualificare il centro storico. Il sindaco Paone: «Troppi edifici fatiscenti, questo progetto può essere una opportunità»
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Acquistare case al prezzo simbolico di un euro per salvare le abitazioni dall’abbandono e dal degrado, e nello stesso tempo contrastare in maniera attiva lo spopolamento che consuma la vitalità delle aree interne. La Giunta comunale di Maida (Catanzaro), guidata dal sindaco Salvatore Paone, lunedì 8 giugno ha approvato la delibera numero 109 avente ad oggetto la programmazione dell'iniziativa di riqualificazione del centro storico di approvazione delle «linee guida per la regolamentazione dell'iniziativa progettuale di recupero e valorizzazione del centro storico cittadino».
Case a 1 euro
L'iniziativa, che prende il nome di “Maida - Case a 1 euro”, è già stata adottata da alcuni comuni italiani con caratteristiche simili al nostro e che hanno assistito nel corso degli anni ad un lento spopolamento dei propri borghi con conseguente abbandono di immobili che oggi risultano in condizioni di degrado strutturale, statico, igienico-sanitario. Nel breve periodo questi immobili potrebbero essere oggetto di interventi di messa in sicurezza a seguito di ordinanza per pubblica incolumità o per ripristino del decoro urbano. L'obiettivo è quello di recuperare e valorizzare il patrimonio immobiliare esistente, rivitalizzando il centro storico e favorendo nuovi insediamenti abitativi, attività turistico-ricettive, negozi o botteghe artigianali.
Come funziona
Il proprietario/venditore di immobile in condizioni di degrado strutturale o di cui si vuole liberare manifesta adesione all'iniziativa dichiarando volontà e disponibilità (che dovrà restare tale per 3 anni) alla cessione anche al prezzo simbolico di 1 euro dell'immobile, dandone comunicazione scritta al Comune tramite l'apposita modulistica. L’acquirente (persona fisica o giuridica) dichiara interesse ad acquistare e ristrutturare l'immobile messo a disposizione, dandone comunicazione al Comune tramite l'apposita modulistica.
Gli obblighi dell’acquirente
Il pagamento delle spese connesse al regolare passaggio di proprietà del bene (es. notarili, fiscali, voltura, eventuali sanatorie edilizie) e rimborso al proprietario delle spese da questo sostenute nel periodo di messa in disponibilità del bene al Comune (imposte e tasse, locali e statali).
La stipula del contratto di compravendita con il venditore dovrà essere perfezionata e, quindi, si procede a costituire la polizza fideiussoria a favore del Comune, dell'importo di 4.000 euro entro 2 mesi dall'approvazione degli atti di assegnazione dell'immobile. Si passa quindi a predisporre e depositare presso l'Ufficio Tecnico del Comune il progetto di ristrutturazione, risanamento conservativo e riqualificazione dell'immobile acquisito, entro e non oltre 6 mesi dalla stipula del contratto di compravendita con il venditore.
L’inizio dei lavori deve procedere entro e non oltre 12 mesi dall'avvenuto rilascio del permesso di costruzione, o atto equivalente in base alla legge, ed ultimarli entro e non oltre il termine di 3 anni dal loro inizio. Il Comune sarà portatore principale degli interessi pubblici e garante del rispetto delle clausole previste a tutela degli interessi coinvolti; fornirà alle parti interessate chiarimenti e supporto oltre a raccogliere e selezionare le manifestazioni di interesse. Il Comune di occuperà anche di predisporre ed approvare gli atti di assegnazione degli immobili a disposizione sulla base delle richieste pervenute dagli acquirenti, a seguito di pubblicazione di Avviso all’Albo Pretorio on-line oltre ad approvare le eventuali graduatorie per l’assegnazione degli immobili stessi, qualora se ne ravvisi la necessità in base a quanto previsto dalle Linee Guida, ed in particolare quando allo stesso bene siano interessati più acquirenti.
L’iniziativa contro lo spopolamento
«Credere e avviare un progetto di questo tipo – ha dichiarato il sindaco Paone – significa non rassegnarsi allo spopolamento e all’abbandono del nostro suggestivo borgo. Nelle aree interne italiane, e soprattutto in Calabria, molti edifici sono in stato di totale fatiscenza: questo progetto può essere una grande opportunità da cogliere per bloccare il degrado e auspicare l’arrivo di nuova linfa vitale, o il ritorno di chi non ha mai smesso di amare la nostra terra».