Martedì 19 gennaio alle ore 14 il Comitato cittadino Aeroporto Crotone torna a manifestare in difesa del diritto alla mobilità, con un sit-in pacifico che si terrà presso lo scalo pitagorico in concomitanza con l’ultimo volo Milano Bergamo. I due collegamenti operati dalla Ryanair (c'era anche la tratta da e per Bologna) sono stati sospesi dalla compagnia irlandese e dall’aeroporto di Crotone non si volerà prima di aprile. Uno stop che ha messo in allarme il Comitato e in apprensione anche le istituzioni, che avevano richiesto un incontro con la Sacal.

Incontro istituzionale

La riunione avrebbe dovuto tenersi venerdì scorso ma è stata rinviata di una settimana per l’impossibilità a parteciparvi dei due parlamentari calabresi, Elisabetta Barbuto del M5S e Sergio Torromino di Forza Italia. La delegazione istituzionale sarà composta anche dai sindaci di Crotone e Isola di Capo Rizzuto, Vincenzo Voce e Maria Grazia Vittimberga, e dalla consigliera regionale Flora Sculco. Al tavolo dovrebbe essere presente al il Prefetto di Crotone, Maria Carolina Ippolito, che sta seguendo con attenzione la vicenda. L’obiettivo del vertice è, intanto, comprendere se la calcellazione dei voli è temporanea e da ricondurre alla crisi causata dall’emergenza sanitaria in corso, che ha portato altre compagnie in tutto il mondo a ridurre i collegamenti aerei. Ma i partecpanti alla riunione vogliono anche chiedere a Sacal quali sono i progetti di rilancio dello scalo e come si intenda garantirne l’operatività.

L’amarezza del Comitato

«Viaggiavamo meglio 40 anni fa quando – scrive il Comitato in una nota - la ss 106 poteva essere ancora sufficiente per i volumi di traffico del tempo, sulla rete ferroviaria circolavano treni a lunga percorrenza e l’aeroporto di Crotone, grazie all’Itavia, ci collegava a tutto il resto del mondo!!! In 40 anni l’aeroporto è caduto in disgrazia, seguendo il triste destino dell’Itavia mentre la ss 106 e la rete ferroviaria jonica non sono state mai ammodernate. Il territorio gradualmente è rimasto sempre più isolato, con i suoi cittadini sempre più emarginati e relegati nel ruolo di ultimi. In quest’atmosfera amara e molto cruda abbiamo salutato il 17 gennaio l’ultimo volo Crotone-Bologna ed il 19 sarà la volta dell’addio anche al Crotone-Bergamo».

Situazione grave e paradossale

«Ora la situazione è davvero grave visto che la Sacal continua a non gestire l’unica infrastruttura capace di poterci collegare al mondo. Intanto, però, presenta all’Enac un master plan per l’aeroporto di Lamezia di 195.500.000 euro ed ottiene dalla regione circa 5.000.000 di euro a fondo perduto; per Crotone niente piano, zero euro e non rinnova nulla! Ora la situazione è ancor più grave se il Governo, dopo averci riconosciuto nel 2002 la continuità territoriale al pari della Sardegna e della Sicilia, non ha trovato alcuna soluzione per poter garantire il nostro diritto alla mobilità. Ora la situazione è addirittura paradossale perché sulla fascia ionica non verrà investito nemmeno un euro del Recovery Fund poiché nessuno si è preoccupato di fare la progettazione delle infrastrutture ormai datate! La ferrovia è, ancora, ad un solo binario non elettrificato e la galleria di Cutro presenta problemi strutturali che se non risolti comprometteranno tutto il processo di ammodernamento».

La protesta

«Italiani dimenticati da anni che continuano ad essere invisibili per il Governo italiano e per la Regione Calabria. Manifestare davanti a tutto questo è un nostro diritto: infatti, il 19 gennaio alle ore 14 saremo per l’ennesima volta in aeroporto per dimostrare che i cittadini vogliono continuare a vivere in questa terra ed essere collegati al resto del mondo! Invitiamo pubblicamente tutti a sostenere questa iniziativa ed in modo particolare le associazioni, i sindaci, i parlamentari ed i consiglieri regionali. Vogliamo che si alzi ancora una volta un coro di voci che chieda semplicemente: “Liberi di partire, Liberi di tornare”».