Le associazioni sindacali invieranno missive alle istituzioni e alla politica chiedendo più risorse e nuove politiche per la tutela del bosco, delle aree interne e per il presidio umano
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«Ad oggi la Regione Calabria non ha trasferito ancora le risorse necessarie per coprire i costi della sorveglianza idraulica». I sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil in un comunicato a firma dei segretari generali, denunciano il momento critico che sta vivendo il settore forestale calabrese, per gli operatori di Calabria Verde è difficile tirare avanti. La situazione risulta essere molto particolare, infatti, dopo le recenti dimissioni del commissario straordinario Aloisio Mariggiò, nella più grande azienda regionale si respira un’aria un po' pesante, il tutto aggravato dall’emergenza sanitaria del coronavirus.
«Non possono essere i lavoratori a pagare il prezzo più pesante di questa situazione di confusione».
Le ultime mensilità sono state retribuite ai lavoratori della sorveglianza idraulica con i fondi erogati dalla forestazione, perciò le segreterie regionali sono in procinto di inviare delle missive alle istituzioni e alla politica chiedendo un «cambio di passo, più risorse e nuove politiche per la tutela del bosco e delle aree interne e per il presidio umano – inoltre vogliono - azioni forti e non buoni propositi per affrontare con decisione quelle criticità e cogliere le opportunità di un settore come quello forestale in Calabria».
Il dissesto idrogeologico in Calabria interessa tutta la regione: frane, alluvioni, erosioni costiere, valanghe ed esondazioni dei tanti corsi d’acqua sono fenomeni ricorrenti, a cui, purtroppo, si sommano ancor più tragiche conseguenze come la perdita di vite umane.
Alla luce di ciò le istituzioni regionali, secondo le associazioni sindacali, dovrebbero «dare dunque stabilità e certezza al settore forestale innanzitutto con la conferma delle risorse economiche pari a 130 milioni di euro nella prossima manovra finanziaria, una prima importante scelta per condividere nuove prospettive includendo anche nel servizio di pubblica utilità la sorveglianza idraulica che è di estrema importanza». Chiedono che le 290 unità interessate siano tutelate perché questo segmento è un vero fiore all’occhiello in termini di monitoraggio, prevenzione e contrasto dei rischi idrogeologici.
«Alla politica regionale di oggi e di domani chiediamo impegni precisi – concludono - ai lavoratori forestali e della sorveglianza idraulica va riconosciuta la giusta dignità e l’adeguato inquadramento contrattuale».