Il liquidatore della Fondazione dei "Calabresi nel Mondo", Mariano Calogero, in relazione ad alcune notizie apparse sulla stampa, ha voluto precisare che la stipulazione dei nove contratti di prestazione d’opera “si è resa indispensabile al fine di procedere alle attività finalizzate al completamento della documentazione relativa al progetto ‘Occupability’ ed a compiere l’attività di rendicontazione finale del progetto, assicurando tutte le necessarie attività di supporto agli adempimenti inerenti la procedura di liquidazione in essere”.

"In considerazione dell’esigenza di assicurare il completamento delle attività in corso e la rendicontazione delle attività già svolte - ha spiegato ancora Calogero - per come previsto nelle deliberazioni della Giunta regionale riguardanti la messa in liquidazione della Fondazione, i … contratti hanno, pertanto, interessato alcuni collaboratori già contrattualizzati dalla Fondazione al momento dell’apertura della liquidazione, tenendo conto delle professionalità possedute e in funzione delle attività da espletare”.

In tal modo, sostiene il liquidatore è stato, contestualmente, ridotto al minimo indispensabile il numero dei soggetti contrattualizzati. La durata dei contratti è stata, inoltre, limitata a soli due mesi (febbraio e marzo 2016) e “i rispettivi compensi sono stati considerevolmente ridotti rispetto a quelli previsti nei contratti originari”.

Calogero evidenzia inoltre che l’attività di questo collaboratori “andrà a vantaggio di tutti i creditori, in quanto consentirà di acquisire all’attivo della Fondazione le risorse finanziarie che la Regione Calabria potrà erogare solo all’esito delle obbligatorie procedure di rendicontazione contabile progettuale”.

Risorse, rassicura, che saranno distribuite tra i creditori, in base alla normativa che disciplina la liquidazione, secondo un apposito piano di riparto che terrà conto dei criteri imposti dalla legge, tra i quali la proporzionalità e i privilegi tra le varie categorie di crediti.

Il liquidatore precisa, poi, che le somme erogate dalla Regione, nel mese di dicembre scorso e relative ai progetti “Network” e “Capacity”, “sono state impiegate per ricostituire la dotazione patrimoniale della Fondazione che, al momento dell’avvio della liquidazione, risultava inferiore alla consistenza originaria di centomila euro, nonché per far fronte agli oneri di esercizio successivi all’apertura della liquidazione, atteso che - spiega Calogero - i relativi crediti, in base alla normativa applicabile alla procedura di liquidazione, devono essere soddisfatti in via di prededuzione rispetto agli altri crediti”.

La Fondazione è in attesa del trasferimento delle risorse relative al progetto “In Loci”, la cui rendicontazione è già stata presentata.