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Giungono notizie poco rassicuranti da Roma per le migliaia di precari lsu-lpu. Sempre più lunga la strada per l’approvazione degli emendamenti che avrebbero dovuto garantire la continuità contrattuale dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Nello specifico, bocciati i provvedimenti che miravano ad assicurare lo stanziamento da parte del governo dell'intero finanziamento (circa 90 milioni di euro) necessario per contrattualizzare i precari calabresi a 26 ore settimanali anche per il 2016.
Sfumata per ora questa soluzione, i precari storici della Calabria, dopo un ventennio di limbo istituzionale, aspettano quindi ancora una soluzione definitiva per il loro futuro lavorativo.
Di seguito la nota stampa Usb che invita i lavoratori alla mobilitazione:
"Le notizie che giungono da Roma sulla vertenza degli LSU/LPU, non sono per niente confortanti, anzi. Infatti, nella più totale indifferenza e senza uno straccio di dibattito, la maggioranza di governo, composta da Pd, Pdl e forze limitrofe, sta bocciando, uno per uno, tutti gli emendamenti, compresi quelli che avrebbero dovuto garantire la continuità contrattuale ai 5.000 lavoratori calabresi, condannati, invece, ad rimanere precari a vita.
Ci aspettiamo una presa di posizione dura da parte di quei parlamentari calabresi che avevano assunto precisi impegni dopo gli incontri con la USB Calabria, impegni tutti disattesi per decisione del governo. Alla luce di questo, la USB invita tutti i lavoratori alla mobilitazione generale, non limitandoci, stavolta, a scioperi e manifestazioni, che non sembrano riuscire a svegliare le coscienze di questa politica, ma attuando forme di protesta anche eclatanti.
Non permetteremo a nessuno, dopo 20 anni di lavoro nero, di ributtare i lavoratori nel limbo della precarietà. Non permetteremo che i comuni calabresi, continuino a funzionare solo utilizzando i lavoratori in nero. Non permetteremo che quanto abbiamo conquistato con anni di lotte, venga azzerato per una decisione di un governo incapace di garantire i più elementari diritti ai cittadini ed ai lavoratori. USB invita, dunque, tutti i Sindaci, colpiti anch’essi da questa decisione iniqua, a stare al fianco dei propri lavoratori per non rendersi complici di questo governo.
Ai lavoratori, infine, USB chiede di riappropriarsi della propria dignità, unendosi alle iniziative che il nostro sindacato metterà in campo assieme agli Lsu-Lpu, già nei prossimi giorni, in concomitanza dei nuovi lavori parlamentari, in cui si ridiscuterà l’emendamento. Riprendiamoci la lotta".