VIDEO | Duro intervento nel corso del consiglio generale del sindacato di Cosenza: «Finalmente dopo 50 anni c'era l'opportunità di mettere in funzione un porto che è costato alla collettività denaro pubblico e ci siamo fatti sfuggire questa occasione». E avverte: «A rischio anche l'investimento sulla Statale 106»
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Parla di sciatteria politica il segretario generale della Calabria della Cisl Tonino Russo, riferendosi alla vicenda della Baker Hughes ed al ritiro, da parte della multinazionale, dell’investimento da 60 milioni di euro al porto di Corigliano-Rossano. L’argomento ha tenuto banco anche alla riunione del Consiglio Generale della Cisl di Cosenza, convocato nella Sala Nova della Provincia di Cosenza per un’analisi dei dati diffusi dall’Inps sui livelli occupazionali e per un confronto sull’andamento degli investimenti del Pnrr e delle politiche di coesione attivate attraverso l’impiego dei fondi europei.
A rischio anche i finanziamenti per la Statale 106
Tranchant le affermazioni di Russo: «Finalmente dopo 50 anni c'era l'opportunità di mettere in funzione un porto che è costato alla collettività denaro pubblico e ci siamo fatti sfuggire questa occasione. La rabbia deriva soprattutto – ha affermato ancora Russo – dal fatto gli intoppi burocratici sono venuti fuori in un’area Zes, cioè in una zona istituita proprio per consentire l'applicazione di procedure semplificate. Quanto avvenuto decreta di fatto la impossibilità per qualsiasi imprenditore serio di venire qui a fare investimenti. La preoccupazione è che questo sia l'inizio di un declino. Anche per l'investimento sulla statale 106 – avverte Tonino Russo - più o meno per lo stesso meccanismo c'è il rischio che entro la fine dell'anno non si chiudano le procedure per cui Anas potrebbe disimpegnare le risorse per destinarle altrove». Sui motivi che hanno portato a questo epilogo il sindacalista non ha dubbi: «Non credo ci sia qualcuno che abbia interesse ad allontanare un gruppo serio come Baker Hughes. Parlerei di beghe politiche e non di interessi. Sono le affermazioni che maledettamente vengono pronunciate durante le campagne elettorali, buttate così al vento su cui poi non si riesce a fare marcia indietro. Quindi è sciatteria – ha concluso - sciatteria politica. E questo va denunciato con forza».
L'analisi dei dati dell'Inps
I lavori si sono aperti nel ricordo nel ricordo di un dirigente sindacale prematuramente scomparso nei giorni scorsi: il professore Enrico Amerino, una lunghissima militanza nella Cisl e nella Cisl Scuola, di cui ha ricoperto l’incarico di segretario provinciale e in ultimo nella Federazione dei Pensionati. «La presentazione del bilancio sociale Inps Cosenza e gli altri report sul mercato del lavoro – ha detto il segretario generale della provincia di Cosenza Giuseppe Lavia – evidenziano le tante crepe del nostro sistema economico-occupazionale e ci impongono misure più incisive a sostegno di occupazione, partecipazione al mercato del lavoro, superamento precarietà e inclusione sociale, sostegno ai giovani, alle famiglie e ai redditi di pensione troppo bassi, frutto alle nostre latitudini di carriere lavorative discontinue e frammentate». Lavia ha poi commentato i dati del bilancio sociale diffusi dall’Inps di Cosenza: «Nel 2023, rispetto al 2022, crescono tutte le tipologie di assunzione, tranne quelle a tempo indeterminato che calano del 5%. E qui c’è il tema di come superiamo il precariato e promuoviamo il lavoro stabile. Il tasso di occupazione donne 15-24 cala in maniera vistosa e francamente il superamento nel divario dell’occupazione giovanile e femminile doveva essere uno degli obiettivi trasversali del PNRR. Lo abbiamo denunciato più volte: troppe deroghe al 30% di assunzioni di giovani e donne. 210.000 donne inattive, un dato molto preoccupante».
Pnrr e inverno demografico
Ha concluso i lavori il Segretario Confederale Nazionale Ignazio Ganga: «Sul Pnrr, in base ai dati forniti dalla quinta relazione sullo stato di attuazione, nella provincia di Cosenza - ha sottolineato - si registrano investimenti per circa 1,6 miliardi per oltre 4.800 progetti. L’invecchiamento della popolazione sollecita il nostro stato sociale a nuove complesse sfide che chiamano in causa le parti sociali con il sindacato in testa nell’individuazione di strategie che consentano al nostro sistema di protezione sociale di continuare a garantire risposta ai bisogni dei cittadini. La questione demografica è, tuttavia, il risultato di decenni che hanno caratterizzato una progressiva trasformazione sociale troppo a lungo sottovalutata che racconta di un’Italia che invecchia e, purtroppo, non sempre in salute, che motiva il grande impegno della Cisl a sostegno del rafforzamento del corpus normativo a sostegno della non autosufficienza e delle politiche sanitarie e socio sanitarie. La situazione a Cosenza e provincia è coerente con questo quadro, con il 24,3% di popolazione ultra 65enne cui si accompagna una denatalità più marcata rispetto al quadro nazionale e leggermente più elevato rispetto al dato regionale».