VIDEO | Il presidente della Bcc Mediocrati, intervistato da Cosenza Channel, ha criticato la riforma Calderoli evidenziando che senza un’attivazione adeguata dei Livelli essenziali di prestazione sarà molto difficile che la nostra regione possa beneficiare di questo cambiamento
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Ospite negli studi televisivi di Cosenza Channel, il presidente della Bcc Mediocrati Nicola Paldino che attraverso i nostri canali informativi ha presentato la Festa del Socio, appuntamento che si terrà domenica 23 settembre alle 17 a Montalto Uffugo, presso il Queen Mary.
Un appuntamento imperdibile per chi fa parte della BCC Mediocrati e per chi è interessato alle attività sociali ed economiche della banca, che è sempre vicina al territorio cosentino, agli imprenditori e ai cittadini. Cosa ci aspetta durante l'evento?
Questa festa del socio è una tradizione che abbiamo ripreso dopo la pandemia, quando abbiamo organizzato un evento che chiamammo la “festa del socio e degli abbracci”, proprio per celebrare il ritorno alla normalità. Quest’anno torniamo al Queen Mary e presenteremo i risultati della semestrale al 30 giugno, dopo l’assemblea di maggio in cui avevamo discusso il bilancio 2023. Condivideremo con i soci lo stato della banca, accompagnando questo momento informativo con un tocco di leggerezza. Dopo le relazioni mie e del direttore generale, Monsignor Savino, vicepresidente della CEI e vescovo di Cassano, terrà una lezione magistrale. Ci sarà anche la partecipazione di un giocatore del Cosenza e, per concludere, apericena per tutti i presenti e uno spettacolo musicale del noto cantante calabrese Cecè Barretta.
Passando invece ai dati finanziari, il bilancio della banca chiude sempre in positivo con risultati rilevanti. Lei spesso sottolinea come gli utili della BCC siano diversi da quelli di altre banche. Cosa intende esattamente?
La differenza principale è che nella nostra BCC gli utili non vengono distribuiti tra i soci come avviene in una SPA. Nelle società per azioni, se l’azienda ha successo, i soci traggono profitto. Invece, nelle banche di credito cooperativo come la nostra, gli utili servono a rafforzare il patrimonio della banca. Un patrimonio più solido permette di offrire maggiori finanziamenti e supportare meglio il territorio, sempre con prudenza. La BCC Mediocrati non persegue il profitto fine a se stesso, ma ha come obiettivo quello di sostenere la comunità e gli investimenti locali.
Parlando di economia calabrese, voi redigete da 20 anni un rapporto sulla situazione economica della regione. Qual è oggi lo stato di salute dell’economia calabrese?
L’economia calabrese rimane fragile, come è stato negli ultimi vent’anni. Tuttavia, ci sono piccoli segnali di ripresa, ad esempio nel settore delle esportazioni, dove abbiamo visto qualche miglioramento. Anche se i numeri restano ancora modesti, ogni passo avanti è importante. Un altro dato positivo è la fiducia crescente degli imprenditori calabresi, che dimostrano speranza e volontà di migliorare.
Il Pnrr sta producendo effetti sull’economia calabrese e quali sono le sue aspettative per il futuro?
Il Pnrr ha iniziato a portare dei risultati, con l’apertura di cantieri in diversi comuni che prima non esistevano. Tuttavia, è ancora presto per dire se tutto ciò che era previsto sarà effettivamente realizzato. Dovremo valutare i progressi da qui al 2026. Comunque, il Pnrr rappresenta un’opportunità per stimolare l’economia locale e creare posti di lavoro.
Domenica sarà al suo fianco anche Monsignor Savino, che ha espresso forte opposizione all’autonomia differenziata. Qual è la sua opinione su questo tema, soprattutto per quanto riguarda il suo impatto sulla Calabria?
L’autonomia differenziata potrebbe effettivamente rappresentare un ulteriore svantaggio per la Calabria, allargando il divario con le aree più forti del Paese. Senza un’attivazione adeguata dei Livelli Essenziali di Prestazione (LEP), che richiedono un notevole investimento di risorse, sarà molto difficile che la Calabria possa beneficiare di questo cambiamento. Sono pienamente d’accordo con la battaglia dei Vescovi: è una questione di sopravvivenza per la nostra regione.
La BCC Mediocrati è la più grande della Calabria e una delle principali nel Meridione. Qual è il segreto di questo successo?Non ci sono segreti, ma tanto impegno e trasparenza. Abbiamo dovuto affrontare anche situazioni difficili, come i default di alcune banche nella provincia di Cosenza, e abbiamo rilevato le attività di Banca Sviluppo. Questo ha contribuito a far crescere ulteriormente i nostri numeri, posizionandoci tra le realtà più solide del Sud Italia.
In Calabria, la criminalità organizzata è purtroppo un problema pervasivo. Crede che la legislazione attuale sia sufficiente per proteggere le imprese?
Le normative antiriciclaggio sono molto rigide e noi lavoriamo costantemente per rispettarle. Ad esempio, nella nostra banca non si accettano versamenti in contanti di 100 mila euro: chi cerca di farlo, semplicemente, non ha spazio da noi. Questo rigore è fondamentale per mantenere la trasparenza e la legalità.
Recentemente avete lanciato il progetto "Mutua Mediocrati Sant’Umile". Di cosa si tratta?
La Mutua Mediocrati fa parte di un’iniziativa di welfare che coinvolge circa 60 mutue in tutta Italia, coordinate dal Comipa. Con una piccola quota annuale, i soci possono accedere a servizi sanitari e convenzioni anche fuori dalla Calabria, come ad esempio il San Raffaele di Milano. Inoltre, offriamo agevolazioni per attività ludiche, screening sanitari e altro, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei nostri soci.
In Calabria, il settore sanitario è spesso una nota dolente. Come vede la situazione?
Ci sono sicuramente delle criticità, ma vediamo anche segnali positivi, come la pianificazione di grandi opere, tra cui il nuovo ospedale di Cosenza. Speriamo che i tempi di realizzazione non si dilatino troppo, perché queste infrastrutture sono cruciali per il nostro territorio.
La BCC Mediocrati conta 6 mila soci. Cosa dirà loro domenica?
Tranquillizzerò i nostri soci, assicurando che la banca è solida e possono sentirsi al sicuro. Presenteremo numeri che confermano la nostra forza.