VIDEO | Evento promosso a Cosenza da European Digital Innovation Hub MicroCyber. «Un progetto che rappresenta un'occasione unica di cui certamente il territorio approfitterà»
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Più 300 percento di attacchi informatici a danno delle imprese italiane solo negli ultimi 36 mesi. 90mila tentativi di hackeraggio che spingono ad alzare l'asticella dell'attenzione a tutela dei settori produttivi ma anche della pubblica amministrazione, soggetta in maniera altrettanto critica al rischio di intrusioni indesiderate. Una istantanea chiara quella scattata nel corso dell'evento dell’European Digital Innovation Hub MicroCyber, il polo di innovazione europeo per la Cyber Security, promosso a Cosenza, nei saloni di Villa Rendano.
Il ruolo dell'Ente Nazionale per il Microcredito
MicroCyber è uno dei sette centri di eccellenza promossi e finanziati dalla Commissione Europea e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per guidare l'innovazione nei prossimi decenni. L'Ente Nazionale per il Microcredito è il soggetto istituzionale cui è affidato il coordinamento delle politiche di supporto rivolte ad aziende ed enti enti pubblici affinché si dotino di adeguati strumenti per difendersi dagli accesi digitali illeciti. Opera attraverso un partenariato di altissimo profilo costituito tra le società di consulenza specializzate Deloitte; la Confapi, associazione datoriale della piccola e media industria; il Consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica CINI ed il Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile CIRPS, che aggregano nel complesso 73 atenei distribuiti sul territorio nazionale; l'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli; Digiform srl. «Solo un grande partenariato può aggredire l’emergenza costituita dal rischio di attacchi informatici, acuita anche dai conflitti internazionali in corso – ha spiegato nella sua relazione introduttiva, Giovanni Nicola Pes, Vicesegretario Generale dell’Ente Nazionale per il Microcredito e direttore di MicroCyber – In questa fase non vi è ancora grande consapevolezza del problema, se non a livello istituzionale. Per dirla con una battuta, la difesa informatica non è in cima ai pensieri degli imprenditori. Eppure quotidianamente registriamo attacchi quotidiani riportati, per la loro imponenza, anche sulle cronache locali e nazionali».
La maturità della consapevolezza del rischio
L’appuntamento di Villa Rendano, primo di una serie di eventi programmati in Calabria e nel resto del Paese, si è sviluppato su due livelli. In primo luogo le aziende e gli enti partecipanti sono stati analizzati per misurarne la maturità digitale così da poter calcolare l’eventuale gap esistente rispetto alla condizione ideale per respingere eventuali hacker. «Si tratta solo del primo passo verso l’erogazione di una serie di servizi offerti da MicroCyber in larga parte gratuitamente, quindi attraverso il sostegno pubblico, per la formazione, l’acquisto di strumenti tecnologici, lo sviluppo di competenze utili poi a proseguire il percorso in autonomia». La sfida è trovare il punto di equilibrio tra le opportunità offerte dalla digitalizzazione e la necessità di schermarsi per proteggersi dalle minacce, ha sostenuto il coordinatore di MicroCyber Mirko De Maldè. «Il tema è di stretta attualità – ha affermato – C’è voglia di recepire le novità dell’innovazione informatica che aprono le porte di nuovi mercati e però bisogna essere in grado di operare in perfetta sicurezza. È importante quindi conoscere gli strumenti per difendersi, raggiungere un alto rating di fiducia ed affidabilità, difendere i dati sensibili dei clienti oppure, nei casi della pubblica amministrazione, dei cittadini utenti». Per Francesco Napoli, vicepresidente nazionale di Confapi «Abbiamo il dovere di proteggere il mondo produttivo. Grazie a questo progetto mettiamo in connessione le micro, piccole e medie imprese, che hanno pure un problema di sostenibilità di costi, con un insieme di soggetti partner in cui si muovono le migliori competenze disponibili. Questa non è una passerella: oggi presentiamo un progetto presentato dall’Europa, sono soldi per il territorio: imprese, pubbliche amministrazioni, professionisti potranno interfacciarsi con i massimi esperti di questo ambito. Una occasione unica di cui certamente il territorio approfitterà».
L’intervista | Sicurezza informatica per imprese e Pa, Giovanni Nicola Pes (Hub MicroCyber): «Cogliere l’opportunità offerta al territorio»
Nutrita partecipazione
Ai saluti del vicepresidente della Provincia di Cosenza Giancarlo Lamensa, in rappresentanza della presidente Rosaria Succurro, si sono susseguiti gli interventi dei relatori. In particolare al dibattito, moderato da Francesca Benincasa, vicepresidente di Confapi Calabria, hanno preso parte, tra gli altri, Valeria Valsecchi, Senior expert CIRPS; Giancarlo Fortino, docente ordinario di ingegneria informatica dell’Università della Calabria; Giorgio Giacinto, docente dell’Università di Cagliari ricompresa nel Consorzio CINI; Gabriele Secol, partner Deloitte Officine Innovazione.