Ennesimo furto, questa volta di un tratto di binario lungo 800 metri, sulla linea ferroviaria che la società regionale Ferrovie della Calabria detiene nella Piana reggina. Un servizio di trasporto pubblico disattivato 12 anni orsono, che rimane alle mercè dei ladri che approfittano dello stato di abbandono per agire in aperta campagna e depradare il patrimonio pubblico.

Furto tra Rizziconi e Cavvavà

La polizia indaga sul furto avvenuto tra le stazioni di Rizziconi e Cannavà, e negli uffici di quello che era il capo tronco di Gioia Tauro c’è aria di resa. «Non è la prima volta che capita – spiega un dipendente – stanno smantellando tutto e non sappiamo se a Catanzaro vogliono prendere provvedimenti».

 

Azioni criminali ben congegnate, verosimilmente con l’uso di fiamma ossidrica e fatica non indifferente, favorite da uno stato di abbandono che genera rassegnazione tra i cittadini. Nessuno crede nella riapertura delle due linee che collegavano la costa all’Aspromonte, tutti incolpano la politica di un disinteresse di cui approfittano i malintenzionati tra strutture pericolanti, chiusure che non servono, quadri elettrici alla mercè di tutti e stazioni che sono ricettacolo di inquinanti di ogni genere.



Ferrovie sempre più abbandonate

Un patrimonio forse neanche censito, sul cui destino problematico nessuno accende il semaforo rosso, visto che sulla tratta non opera più il vigilante che un tempo era adibito. «Stanno andando tutti in pensione – spiega il dipendente di Fdc – ma non vengono rimpiazzati».