VIDEO | La soprintendente Argenti: «Questo bellissimo territorio è ferito e deve essere ascoltato». In campo 62 milioni di investimenti
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Antica Kroton inizia a prendere forma, il dirigente Antonio Senatore, messo in campo dall’Amministrazione Voce per spendere gli oltre 30 milioni (dei 62 complessivi) che dovrà investire direttamente il Comune di Crotone, ha aperto il primo laboratorio di progettazione coordinato dal dottor Alberto Giordano.
Tecnici e progettisti delle società e studi che si sono aggiudicati i tre cluster in cui si sono diversificati gli interventi di competenza del Comune di Crotone assieme all’importantissimo contributo dell’architetto Stefania Argenti, soprintendente archeologica alle Belle arti ed il paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro, hanno ascoltato ed interagito con i tecnici che avevano redatto le tre schede di raggruppamento dei lavori da eseguire, iniziando a condividere elementi specifici e peculiarità del territorio.
Il progetto Antica Kroton
Una prima giornata al Museo del mare della Terra e della Vrica sulla via per Capocolonna, riaperto per l’occasione, a cui segue quella dei rilievi sul posto che si sta svolgendo oggi, e che permetterà di dare una visione unica ad una progettazione condivisa prima dell’apertura dei cantieri prevista per ottobre prossimo. «Seguiranno altri momenti di confronto diretto anche con tutti gli attori del territorio che vorranno partecipare al progetto nella sua evoluzione e non è un caso che per questi laboratori useremo anche nella sede dell’Area marina protetta sul lungomare messa a disposizione dell’Amministrazione Provinciale», ha ribadito il dirigente dell’Antica Kroton Antonio Senatore. E ancora: «Il progetto è ambizioso e complesso, rigenerazione urbana ed archeologia spesso vanno in conflitto ma la presenza proattiva della Sovrintendente, che ringrazio, è il segnale concreto che questo modello di lavoro garantirà anche la visione unica che deve poter tenere tutti assieme gli elementi di intervento, anche quelli in capo al Segretariato per conto del Ministero e quelli della Regione Calabria», ha assicurato il dirigente.
Il laboratorio
«Questo bellissimo territorio è ferito e deve essere ascoltato, con questo laboratorio dobbiamo cercare di tirare fuori le specificità che lo caratterizza», ha invitato tutti nel suo intervento la Soprintendente Argenti «Sono un tecnico anche io, e da architetto vi chiedo di approcciarci con uno spirito diverso, proviamo a togliere piuttosto che aggiungere in termini di personali caratterizzazioni; avremo certamente maggiori chance di successo nell’elaborazione di quella visione di assieme così fondamentale ed urgente».
Lawrence Halprin, paesaggista statunitense, fu tra i primi a mettere in discussione l’idea del progettista come figura solitaria, in favore di un metodo di configurazione del paesaggio fondato sulla dimensione partecipativa e sperimentale, a metà degli anni 80 fu invitato a Firenze per presentare un suo progetto per l’area ex Fiat di Novoli: esperienza che vide tra i protagonisti Alberto Giordano, all’epoca dirigente Fiat, oggi chiamato da Senatore a coordinare proprio questa fase progettuale dell’Antica Kroton.
Quando gli chiediamo se le davvero tante e prestigiose imprese di cui ha fatto parte, in questa occasione crotonese reputa più utile l’esperienza alla Renzo Piano Building piuttosto che quella di Matera Capitale non ha dubbi: «Credo che l’esperienza più funzionale a questa grandissima occasione di oggi, sia quella condivisa a Firenze con uno dei padri dell’architettura paesaggistica: Lawrence Halprin», risponde netto il coordinatore della fase progettuale di Antica Kroton dal curriculum davvero stellare, «i tempi serrati che abbiamo a disposizione sono l’opportunità per concretizzare un metodo di condivisione operativo che oggi parte con gli elementi che gli operatori ci stanno chiedendo e gli stiamo dando, ma dovremo essere tutti capaci di ascoltare soprattutto la città ed il territorio per completare una fase di progettazione che agevoli, in tutti i sensi, l’operatività dei cantieri che si apriranno ad ottobre prossimo».
Le risorse in campo
C’è sempre più la sensazione che cresca la consapevolezza che vi siano in gioco molto più di 62 milioni di euro di investimento pubblici, segnali di conferma sono arrivati dalla presenza, al mattino, del sindaco e poi di altri tra politici e tecnici comunali e quella del presidente della Commissione cultura Fabrizio Meo che ha assistito a tutta la giornata di lavoro. Così come positivo è il riscontro che abbiamo raccolto dalla voce diretta dell’Architetto Egizia Gasparina, architetto e paesaggista del Dodi Moss che è lo studio che si è aggiudicato il lavoro del Cluster 3 che si dovrà occupare della musealizzazione della città attraverso un circuito urbano che collegherà tutte le aree di interesse storico/archeologico: «Siamo purtroppo poco abituati a questo interessantissimo metodo, sempre di più alle prese con gli impegni dettati dalle progettazioni del Pnnr» ci ha detto l’architetto Gasparini «l’idea di metterci tutti assieme al lavoro, sia davvero brillante anche a scardinare la bruttissima abitudine di considerare le opere pubbliche come un mero modo di impiegare risorse economiche».