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«“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum” recita un noto brocardo latino che calza a pennello per la gestione dell'agricoltura in Calabria. Settore che dovrebbe guidare lo sviluppo e trainare l'economia ma che invece è intrappolato nelle maglie di una burocrazia macchinosa e di procedure complesse, incapaci di raggiungere risultati efficaci in tempi ragionevoli».
«Ad oggi solo ritardi»
È quanto dichiarato dal presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò che stigmatizza: «Fin qui, mobilitazioni delle organizzazioni sindacali di settore, denunce degli operatori stanchi e sfiduciati che hanno suonato la sveglia scendendo in piazza contro l'immobilismo del Governo Oliverio, non hanno scalfito neanche minimante l'orgoglio di chi avrebbe dovuto avvertire il peso della responsabilità del ruolo pubblico rivestito. Nonostante le reiterate interrogazioni e mozioni- rileva Nicolò - ad oggi si contano solo ritardi e deficienze; lo stato di attuazione dello strumento di programmazione segna il passo. Giunti quasi alle soglie del 2018 dall'approvazione nel 2015 del PSR-Calabria da parte della Commissione Europea, si e' ancora inspiegabilmente in attesa dei primi decreti che cofinanzieranno i progetti d'investimento. Forse giungeranno in autunno. Con buona pace di un Governo regionale sfacciatamente disattento e indifferente ai processi di sviluppo.
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Come se la Calabria fosse una regione scevra da problemi e libera dalle grandi emergenze, vedi povertà, sottosviluppo e disoccupazione - critica Alessandro Nicolo' - molte le misure che ancora non hanno avuto il primo bando; analogamente gli strumenti di accesso al credito restano una chimera, cosi' come la sburocratizzazione e la semplificazione delle procedure rimaste inevase con una gestione che fa acqua da tutte le parti e che palesa consistenti ritardi anche nei pagamenti di Arcea.
«Nessuno crede più a rassicurazioni e garanzie»
Ormai le critiche sull'operato del presidente Oliverio si intersecano da piu' parti e nessuno crede piu' a rassicurazioni e garanzie che suonano come promesse da marinaio - rilancia il Capogruppo di FI- l'agricoltura e l'eccellenza agroalimentare della nostra terra devono essere azionate come leve dello sviluppo attraverso programmi ed interventi incisivi, non sbandierate come inutile vessillo. Le imprese, il mondo produttivo, le associazioni di categoria e i giovani ormai spazientiti e scoraggiati - conclude Alessandro Nicolò - attendono ancora risposte che non possono piu' essere procrastinate, pena l'impossibilità di recuperare ritardi ed omissioni che gia' oggi pesano come un macigno sul futuro della Calabria».