Catanzaro, affidamento della piscina comunale: Celia chiede chiarimenti

Il consigliere comunale di Fare per Catanzaro ha sollevato dubbi sui punti assegnati in fase di gara all'Asd Calabria Swim Race alla luce delle pessimo stato dello specchio d'acqua

di L. C.
10 ottobre 2018
18:37

E’ stata protocollata questa mattina un’interrogazione del consigliere comunale di Catanzaro Fabio Celia riguardante la gara d’appalto per la concessione della gestione della piscina comunale Vinicio Caliò indirizzata al sindaco Abramo, al presidente del Consiglio comunale ed all’assessore comunale allo sport. Nello specifico Celia chiede chiarimenti ufficiali su quelli che sono stati i criteri di assegnazione della gestione, che all’evidenza dei fatti, risulterebbe essere inadempiente.


Nell’interrogazione il consigliere comunale del movimento "Fare per Catanzaro" pone in evidenza i fatti partendo dall’assegnazione dell’appalto di gestione avvenuto il 4 settembre 2017 a favore della Asd Calabria Swim Race. «La soglia minima di sbarramento – scrive Celia nella sua interrogazione – era prevista con punti 40 per accedere all'ultima fase di offerta economica e l’aggiudicatario è stato ammesso con quota 41. A far la differenza sono stati 5 punti assegnati alla voce ‘tempi di esecuzione dei lavori proposti’, senza i quali l’Asd Calabria Swim Race non sarebbe neppure stata ammessa non raggiungendo evidentemente la soglia limite. Dai documenti in mio possesso (computo metrico, progetto e dichiarazione del presidente) risulta che i lavori proposti sarebbero stati completati in 180 giorni a decorrere dalla data di consegna dell’impianto, che è avvenuta il 15 novembre 2017. I lavori dovevano essere ultimati entro il 15 maggio 2018. Ad oggi, dopo 11 mesi, la piscina V. Caliò dovrebbe apparire completamente ristruttura ed offrire un servizio di altissima qualità, sempre in riferimento a quanto previsto dall’assegnazione dell’appalto di gestione dell’impianto. Eppure, per mia constatazione personale, la piscina è assolutamente in condizioni fatiscenti».


 

Celia chiede conto ora al sindaco Abramo ed alla sua amministrazione di relazionare urgentemente su quali siano state le procedure di controllo o verifica degli obblighi o adempimenti previsti, essendo la piscina del quartiere Pontepiccolo, è bene ricordarlo, un bene pubblico. 

 

l.c.

 

 

Giornalista
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