Wilson e Ryanair pronti a investire con nuove rotte. Dopo anni di difficoltà, il Tito Minniti registra una crescita senza precedenti, e a dicembre raggiunge quasi Lamezia sui voli internazionali. Ma il vero banco di prova sarà trasformare questo exploit in sviluppo stabile e duraturo
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Il 2024 verrà ricordato come un anno di svolta per l'Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria. Dopo anni di incertezze, limitazioni e una crescita stagnante, lo scalo ha finalmente registrato un incremento significativo del traffico passeggeri, segnando un punto di svolta nella sua storia recente. Secondo i dati ufficiali, l'aeroporto ha chiuso l'anno con oltre 623.000 passeggeri, facendo registrare un impressionante +112,8% rispetto al 2023. Un risultato che, per la prima volta dal 2006, ha permesso allo scalo di superare la soglia psicologica dei 600.000 transiti annui. Si tratta di numeri che fino a qualche anno fa sembravano irraggiungibili e che ora pongono Reggio Calabria tra gli aeroporti italiani con il più alto tasso di crescita.
Ma il dato veramente sorprendente, e che è passato quasi nascosto agli osservatori meno attenti, è il seguente. Se Lamezia Terme, nel mese di dicembre 2024, ha totalizzato 18.651 passeggeri internazionali, Reggio Calabria nello stesso periodo – ma con meno compagnie e meno rotte – ha raggiunto 17.591 passeggeri da e per l’estero. Ciò significa che Lamezia Terme non gioca più da sola il ruolo di porta della Calabria verso l’Europa, ma che anzi divide quasi perfettamente a metà l’uscio internazionale proprio con la Città dello Stretto.
L'aumento del traffico è dovuto a diversi fattori: l'incremento delle rotte offerte, una politica di incentivazione del turismo promossa dalla Regione Calabria e una maggiore attrattività della destinazione, favorita anche da campagne promozionali mirate. L'apertura di nuove tratte da parte di Ryanair e il rafforzamento delle operazioni di ITA Airways hanno avuto un impatto decisivo su questi numeri, contribuendo ad avvicinare l'aeroporto ai livelli di traffico che meriterebbe, data la posizione strategica e il bacino di utenza.
Se si analizzano nel dettaglio i dati di traffico, si evidenzia che la crescita è stata sostenuta soprattutto dai voli nazionali, che hanno registrato un incremento superiore al 130%. Anche il traffico internazionale, pur rimanendo una componente minoritaria rispetto al totale, ha mostrato segnali incoraggianti, con un aumento dei movimenti e un coefficiente di riempimento dei voli che ha raggiunto il 70% in media, con picchi più alti nei mesi estivi. In totale, i movimenti aerei nel 2024 sono stati quasi 650, un incremento del +151% rispetto all'anno precedente, segnale evidente di una ripresa della domanda di mobilità aerea da e per Reggio Calabria.
Questo exploit ha portato lo scalo reggino ad essere il primo in Italia per tasso di crescita percentuale nel 2024. A livello regionale, il sistema aeroportuale calabrese ha superato i 3,6 milioni di passeggeri complessivi, con Lamezia Terme sempre leader, ma con uno scalo reggino che ha visto il proprio peso aumentare sensibilmente. Anche Crotone ha registrato numeri positivi, a conferma di una tendenza generale di crescita per tutta la regione.
L'espansione del traffico passeggeri non è stata casuale. La Regione Calabria ha adottato una strategia aggressiva per incentivare i voli, sostenendo economicamente campagne di promozione delle compagnie aeree. Tra le iniziative più significative, il finanziamento di attività pubblicitarie per incentivare la vendita dei biglietti e la copertura dell'addizionale comunale per i passeggeri in partenza, con un impatto diretto sulla competitività delle tariffe offerte.
Nonostante questi numeri, permangono alcuni aspetti critici. Le previsioni ufficiali, che a settembre indicavano un obiettivo di 640.000 passeggeri, non sono state pienamente rispettate, con una differenza di circa 18.000 unità rispetto alle stime più ottimistiche. Questo suggerisce che, pur essendoci stati importanti progressi, c'è ancora margine di miglioramento per consolidare la crescita e renderla strutturale nel lungo periodo.
L'aeroporto di Reggio Calabria sta vivendo un momento di rinnovamento che potrebbe rappresentare il trampolino di lancio per un futuro più stabile e competitivo. Il 2024 ha dimostrato che il potenziale di crescita esiste e che, con le giuste strategie e investimenti, lo scalo può tornare ad essere un nodo fondamentale per il trasporto aereo del Sud Italia. Tuttavia, la sfida più grande sarà consolidare questi numeri e trasformare una crescita eccezionale in una ripresa duratura e strutturata. Il 2025 sarà il banco di prova per capire se il Tito Minniti è davvero pronto al decollo definitivo.