La segretaria regionale della Filt-Cgil ha scritto al presidente della Regione, Nino Spirlì, a proposito della situazione di Sacal, la società che gestisce gli aeroporti calabresi. «Abbiamo seguito - si legge nel documento - l’evolversi della situazione in Sacal con la decisione di procedere a un aumento del capitale sociale di 10 milioni di euro e l’impegno della Regione Calabria ad acquisire le quote per evitare che una importante azienda di trasporto collettivo fosse a maggioranza privata. E così come abbiamo espresso in passato critiche alla Regione sul versante delle politiche sui trasporti e sulla mobilità, questa volta esprimiamo pubblicamente sostegno alla Sua scelta».

«Ma - continua la lettera - appunto perché la Regione ha assunto questa decisione che ha aiutato la Sacal ad affrontare le difficoltà aziendali sulla crisi di liquidità comunicata al sindacato nelle ultime settimane, è inaccettabile che l’azienda adesso cominci a parlare di crisi strutturale (fino a pochi giorni addietro negata) e quindi di ulteriori sacrifici che, guarda caso, devono assumersi i lavoratori che fino ad oggi hanno dovuto sopportare la cassa integrazione, attuata per oltre un anno e mezzo, il cui pagamento peraltro è fermo a marzo, il part-time (che adesso si vorrebbe passare a full time solo fino al 31 ottobre!), la disoccupazione dei lavoratori stagionali, condizioni queste che rendono insicura, oltre che instabile, la condizione del lavoro». Per la Filt un «grave ed inaccettabile atteggiamento teso solo a colpire i diritti delle persone che lavorano o che vorrebbero lavorare».