Il prossimo martedì 26 aprile alle 17.30 si svolgerà nella sede di Confindustria Cosenza il seminario “Pnrr e Industria: opportunità e crescita, che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Libri per lo sviluppo” promossa da diversi anni dagli industriali cosentini. Il confronto partirà dal libro “Ripresa e resilienza? Opportunità e insidie delle nuove politiche industriali” dell’economista Raffaele Brancati per Donzelli Editore che ne discuterà con i presidenti di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli e della Sezione Terziario di Unindustria Calabria Alfredo Fortunato, la professoressa ordinaria di Economia Applicata all’Università della Calabria Rosanna Nisticò, l’imprenditrice e Cavaliere del Lavoro Gloria Tenuta, il dirigente della Regione Calabria Francesco Venneri. Modererà i lavori il direttore degli industriali Rosario Branda.

«Nella lunga coda della crisi pandemica – si legge in una nota di Confindustria - nuove strategie vengono tracciate e importanti risorse prospettano uno scenario diverso da quello vissuto per oltre venticinque anni. Dopo l’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), le politiche economiche e di sviluppo sembrano destinate a radicali mutamenti con nuovi modi di produrre e nuovi equilibri economici, ambientali e sociali.

Se il Next Generation Italia non sarà in grado di far crescere un sistema industriale e di servizi intorno ai programmi di spesa, non solo si ridurranno i possibili effetti moltiplicativi con pesanti conseguenze in termini economici, ma – si fa rilevare - si assisterà ad un vistoso e paradossale aumento degli squilibri e delle diseguaglianze, anche in campo industriale».

«Il Pnrr non è un acronimo da pronunciare – dice il presidente degli Industriali Fortunato Amarelli - ma un piano per costruire, pianificare e realizzare. Una sfida a cui siamo chiamati tutti, imprenditori e amministratori, provando a fare rete e ad individuare azioni congiunte per la costruzione di una società disegnata intorno ai concetti di transizione e di economia circolare e sostenibile, di rivoluzione digitale e superamento delle iniquità territoriali, sociali e di genere».