Ieri sera a Tropea, in occasione della giornata internazionale della donna, l'associazione Soskorai guidata dal suo presidente Beatrice Lento, ha voluto celebrare la figura della donna presentando il Quaderno dell'8 marzo, una piccola pubblicazione edita dalla Romano Edizioni, al cui interno vi sono 28 piccoli racconti di donne calabresi. Donne "tessitrici" nel senso metaforico del termine, cioè che nella loro esistenza hanno intrecciato delle tessiture esistenziali armoniche sia all'interno della loro famiglia che nella loro comunità, trame ricche di accoglienza, cura, resilienza, operosità e di creatività.

La protagonista del quaderno è Caterina, una donna vissuta negli anni 50 a San Nicola da Crissa, mamma del professore Vito Teti, figura di spicco dell'antropologia nazionale ma soprattutto di quella calabrese, anche lui presente. Teti nel suo intervento ha ricordato la figura delle donne nella società, definendo quelle del passato delle enciclopedie viventi con l'augurio che oggi le donne possano prendere in mano la guida del mondo, per una pace duratura visto il fallimento dell'uomo per come sta gestendo la vicenda Russia-Ucraina.

Non poteva mancare la madrina del Quaderno dell'8 marzo, la professoressa Delfina Barbieri, moglie di Pippo Caffo, patron del noto gruppo che produce il famosissimo Amaro del Capo, che ha partenariato insieme all'associazione Soskorai l'evento e che vorrebbe ospitare a Limbadi i profughi dell'Ucraina. La cerimonia è stata arricchita anche dalla presenza delle musiciste Lucia Quattrocchi e Caterina Timpano e da Noemi Di Costa che ha recitato alcuni brani del Quaderno facendo anche commuovere la platea.