Il comitato del patrimonio mondiale dell'Unesco che si è riunito a Bogotá, Colombia, il 16 dicembre, ha proclamato la transumanza patrimonio culturale e immateriale dell'umanità anche in Calabria, con l'obiettivo già individuato dall'ente Parco Sila e dell'Ara Calabria (associazione regionale allevatori).

 

La transumanza è la tradizionale pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame per cui sono stati individuati i primi fondi al fine di recuperare i percorsi, ovvero i tratturi, le strade per la migrazione degli animali, facendoli diventare dei veri e propri sentieri tematici rivolti ai turisti, attratti dalle bellezze del parco e, soprattutto sviluppando le attività economiche degli allevatori, i quali possono accoglierli con i loro prodotti di allevamento.

 

Dunque, anche i territori ed i tratturi della Calabria, entro Marzo 2020, saranno integrati insieme alla Sardegna ed alla Spagna.

I pastori “sentinelle” dell’ambiente

Per il presidente dell’Ara Calabria, Raffaele Portaro, si tratta di «un importante riconoscimento, che attribuisce alla transumanza e agli allevatori che la praticano il ruolo di “sentinelle” dell’ambiente, capaci di coniugare una corretta gestione delle risorse naturali con il benessere degli animali in un equilibrato rapporto tra uomo e natura».

 

Infatti i pastori transumanti, come sottolinea il dossier di candidatura presentato dall'Italia insieme a Grecia e Austria all'Unesco, hanno una conoscenza approfondita dell'ambiente, dell'equilibrio ecologico tra uomo e natura e dei cambiamenti climatici avvalorando questo tipo di allevamento come sostenibile ed efficiente.

 

Un riconoscimento portato avanti dal lavoro dell’ente Parco Sila e dall’Ara Calabria, attraverso «obiettivi per altro contenuti anche nel piano economico del Parco - spiega Portaro - e che verranno perseguiti all'interno del percorso della Carta Europea del Turismo Sostenibile affinché la tradizione del territorio silano, il valore dei suoi prodotti e di una cultura millenaria, possano costituire una ulteriore attrattiva e divenire  indotto per i residenti dell'area protetta sempre nell'ottica di una economia che sia  sostenibile e migliorativa dell'ambiente».

La transumanza vista da Saverio Caracciolo

Un riconoscimento che premia in qualche modo anche il lavoro del nostro fotoreporter Saverio Caracciolo, che a questa pratica antichissima ha dedicato un'apprezzata puntata del suo LaC Storie che potete vedere di seguito.