A quasi un anno dalla fine delle riprese finalmente la prima ufficiale del corto mistery “La casa blu” del regista Luigi Parisi, celebrato per L’onore e il rispetto.  A fare da cornice alla storia di maledizioni e fantasmi la celebre casetta blu, un luogo sulla statale 106 a Reggio Calabria che da sempre anima l’immaginario collettivo con storie e leggende. Gli interni del film sono stati girati a Motta San Giovanni grazie alle sinergie con l’amministrazione ed alla collaborazione di tanti cittadini.

La casa blu

«Finalmente stasera l'anteprima de "La casa blu". Tenevo particolarmente al corto perchè sono anni che sto dietro alla casetta blu – afferma - e lo scorso anno ho scoperto chi è la proprietaria della vera casetta blu, così ho trovato il punto per poter entrare ed avere accesso. A Motta sono continuate le riprese grazie alla casa di Memè Infortuna, trovata dall’assessore comunale Enza Mallamaci che ci ha permesso di usufruire di questo stabile molto antico e che si adattava bene alla scenografia degli interni. Sarà un film mistery per non dire horror però ci saranno elementi un po' horror».

Confessa il regista l’amore per il cinema nato dopo aver visto “Suspiria” di Dario Argento e del maestro dell’horror ci sono gli echi nel cortometraggio: dalle voci che accolgono lo sprovveduto protagonista davanti alla casetta blu (proprio come nel capolavoro Suspiria), fino ai versi degli animali ed agli spaccati di rosso che tingono le scene.

Ed anche la proprietaria della Casetta blu non nasconde il suo entusiasmo. «Mai mi sarei immaginata di vedere la mia casa protagonista di un film, ma sappiamo che intorno alla casa succedono cose magiche, accettiamo le cose divertenti e importanti che si sono avverate nei mesi scorsi e negli anni. Sono orgogliosa ed onorata di  aver potuto offrire la casa come sfondo ad un corto importante come questo di Luigi Parisi».

E, dopo la prima, a fine mese proprio alla casetta blu è prevista un’altra proiezione del corto.

La serata a Motta San Giovanni

Grande l’entusiasmo della città di Motta San Giovanni, il cui sindaco, Giovanni Verduci evidenzia: «L’esperienza con Luigi non è una novità per il nostro territorio, anzi è la prosecuzione di altre iniziative fatta con la Provincia e CinemaLAb. Abbiamo ripreso questa sua proposta che riguarda il corto sulla casetta blu vicino alla 106. È stato bello avere qui la prima anche perchè la città di Motta ha dato il suo contributo ed è un modo per valorizzarne il territorio». Ma il sogno di Motta legato a Luigi Parisi è un altro: un film sul minatore, sull’importanza della figura ed i sacrifici fatti da questi uomini padri, figli, mai dimenticati.

La serata che ha visto la presenza di Miss eleganza Calabria, Francesca Russo, è stata presentata dal professor Saverio Verduci che, nell’introduzione ha ricordato la biografia di Parisi, regista Mediaset, protagonista di produzioni nazionali ed internazionali. E l’importanza dei nostri territori, culle di teatro e di cultura quando ancora «Roma era sulle palafitte e Milano non esisteva».

Filippo Quartuccio, consigliere delegato per la città metropolitana ha sottolineato la necessità di investire nei borghi. «Parisi ha deciso di raccontare la sua storia partendo dai nostri territori. Chissà se qualcun altro avrà il coraggio di mettere in moto gli stessi meccanismi».

L’assessora alla cultura Mallamaci ha sottolineato la grande forma di collaborazione tra il regista e i cittadini per la realizzazione del corto. «Cultura e spettacolo possono definire una identità territoriale e Motta è uno scrigno di risorse di bellezze. Ma cultura e spettacolo sono anche i punti focali per ripartire dopo il periodo del covid».