VIDEO | L'ordinanza del sindaco Abramo ha rimandato l'apertura a oggi. Ecco le reazioni di bambini e genitori, tra mascherine e distanziamenti
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Emozione, smarrimento, ansia. Diversi gli stati d’animo che si sono mescolati tutti insieme questa mattina davanti ai cancelli delle scuole primarie e delle secondarie di primo grado di Catanzaro. La prima campanella per le scuole superiori, invece, è già suonata lo scorso 24 settembre.
Il sindaco Sergio Abramo, ha infatti rimandato di quattro giorni la partenza degli istituti comprensivi utilizzati come sede per i seggi elettorali che necessitavano di completare le operazioni di sanificazione.
Ecco le reazioni all’ingresso
Davanti all’Istituto comprensivo “Rodari-Patari” un piccolo alunno della materna ha espresso la sua gioia nel tornare a scuola «perché – dice – mi piace». Dall’altro lato però, c’è l’emozione mista all’ansia di alcuni genitori: «Siamo tutti in apprensione – ha detto un papà – però devo dire che l’approccio da parte delle maestre e di tuto il personale è stato ottimo».
«L’emozione è tanta – ha affermato una mamma – perché mio figlio inizia la prima elementare. Certamente lo avevamo immaginato diverso questo primo giorno quindi l’emozione è legata anche all’ansia e alla paura. Speriamo di esser riusciti a spiegare bene come comportarsi perché sono bambini che non hanno neanche sei anni e non è facile far comprendere tante cose».
Disabilità e norme anti-Covid
«Io sono la madre di un bambino con disabilità – ha detto una mamma – che frequenta la seconda media. Le preoccupazioni ci sono perché si tratta di un virus che fa paura. Sino ad ora siamo stati attenti ed anche nostro figlio ha accettato ormai l’uso della mascherina ed il saluto con il gomito. Per lui l’abbraccio è un gesto importante per il contatto con gli altri, ma purtroppo quest’anno non sarà possibile. Sono però serena perchè la scuola si è organizzata abbastanza bene. È da 9 anni che veniamo qui e posso dire che si tratta di una eccellenza in città e non ho dubbi sulla loro scrupolosità».
Disposizioni e distanziamenti
Disposto su 6 piani, con oltre 45 classi, la scuola ha utilizzato anche le scale di emergenza per consentire l’accesso da tre parti diverse dell’istituto scaglionando le classi in diversi orari d’ingresso e di uscita. Sbarramenti e triage nell’atrio con misurazione della temperatura e distanziamenti.
«Purtroppo abbiamo dovuto sacrificare la nostra sala teatro ed i laboratori – ha spiegato la dirigente della “Patari-Rodari” Anna Rotella – per realizzare più aule. Quindi non avremo più spazi comuni».
«Hanno trovato una scuola diversa»
«Finalmente riparte l’anno scolastico – ha detto la Rotella –. Ho accolto i miei alunni questa mattina ed ho subito notato grande entusiasmo. Grazie all’aiuto dei genitori i bambini sono arrivati già preparati e responsabili rispetto a quelle che saranno le nuove disposizioni all’interno di una scuola che purtroppo non è più la stessa che hanno lasciato nei mesi scorsi. Siamo ottimisti, ma voglio ringraziare tutti i docenti, le famiglie, ed in modo particolare tutti i collaboratori scolastici ed il direttore dei servizi che hanno davvero fatto l’impossibile per consentire l’apertura della scuola».