“Proteggere i bambini è un dovere di tutti”: è il tema affrontato dall’ambasciatore Michele Affidato
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Non solo musica, ma anche impegno sociale. A Casa Sanremo si è tenuto per il terzo anno consecutivo il convegno organizzato dall’Unicef, di cui il maestro Michele Affidato è ambasciatore. Il tema affrontato è stato: “Proteggere i bambini è un dovere di tutti”, che ha coinvolto e fatto riflettere tutti i presenti.
L’iniziativa rientrava nella rassegna di Social Responsibility di Casa Sanremo. L’incontro, moderato da Cataldo Calabretta, ha visto la partecipazione dell’ambasciatore Unicef Michele Affidato, della conduttrice noto volto Rai Veronica Maya, il patron di Casa Sanremo, Vincenzo Russolillo ed il patron del Cantagiro Enzo De Carlo. Affidato con il suo intervento si è fatto portavoce anche di messaggio proveniente direttamente dalla Direzione Nazionale dell’Unicef, di cui è presidente Francesco Samengo. «Sono onorato di essere qui anche quest’anno in quella che è la 69esima edizione del Festival della Canzone Italiana – ha esordito Affidato - Ringrazio Casa Sanremo, che ospita questo convegno e mi dà la possibilità di parlare di alcuni temi fondamentali che riguardano il mio impegno a favore dell'Unicef. Io ho scelto di sostenere Unicef Italia perché da oltre 70 anni si occupa di tutti i bambini del mondo: pensate, nasce nel dopoguerra per aiutare l’Europa devastata dal conflitto, sostenendo le famiglie italiane (e non solo) con latte in polvere ed altri generi di prima necessità e ancora oggi continua a lottare per proteggere l’infanzia in tutto il mondo. Perché un bambino è un bambino, non importa dove sia nato, da quale famiglia provenga o in quale zona del mondo risieda. E i bambini nel mondo continuano a soffrire, nonostante alcuni progressi siano stati fatti. Nell’ultimo rapporto presentato dall’Unicef – ha aggiunto Affidato - si stima che più di 34 milioni di bambini vivano in situazioni di conflitto e disastri senza accesso a servizi di protezione dell’infanzia, fra cui 6,6 milioni di bambini in Yemen, 5,5 milioni in Siria e 4 milioni in Repubblica Democratica del Congo. Il lavoro dell’Unicef in questi contesti è importantissimo: assicura ai minori spazi sicuri in cui giocare, si occupa di riunirli con le proprie famiglie, di ricevere supporto psicosociale, di assicurare loro un’educazione. Fornire a questi bambini il supporto di cui hanno bisogno è fondamentale – ha concluso l’ambasciatore - ma senza azioni internazionali consistenti e condivise, molti continueranno ad essere lasciati indietro. Sanremo è una grande vetrina mediatica e chi più dei bambini in difficoltà ha bisogno di attenzione? Insieme all'Unicef ormai da tre anni cerchiamo di sensibilizzare e far sostenere le cause di chi in tenera età convive con le guerre, la fame e i traumi che un bambino non dovrebbe mai vivere. Nessuno può tirarsi indietro».