Grande apprezzamento per la prima edizione del Premio Arbëria, manifestazione identitaria organizzata dal Lions Club Arbëria, che ha inteso indire un riconoscimento ufficiale per le eccellenze delle comunità albanofone calabresi che si sono distinte nei settori più importanti della società italoalbanese. 

Il premio Arberia

Per questa prima edizione del premio, il soggetto organizzatore ha scelto di partire dal comparto dell’agricoltura e della filiera agroindustriale, poiché rappresenta il fulcro dell’economia comprensoriale. Hanno ricevuto il prestigioso premio le imprenditrici Maria Grazia Minisci e Anna Madeo, che con le loro «testimonianze hanno dimostrato che quando si ha amore, competenza e professionalità è possibile fare impresa anche nei nostri territori». L’evento si è tenuto presso la nuova Accademia del Gusto della Filiera Madeo a San Demetrio Corone, durante il quale si sono tenuti interessanti focus sulla situazione impresa in Calabria, sull’inserimento giovanile e sulle nuove opportunità del settore.

Sono intervenuti: il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri; il presidente della Bcc Mediocrati, Nicola Paldino; il docente di Economia Aziendale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e i vice governatore del Distretto 108 YA, Franco Scarpino; il direttore generale dell’Arsac, Bruno Maiolo; il governatore del Distretto Lions 108 YA, Francesco Accarico. «Promuovere un’immagine diversa rispetto alle solite che si danno della Calabria credo che sia uno dei punti principali della Giunta regionale con l’idea che la Calabria del futuro sia fatta da un’imprenditoria giovane anche al femminile, che abbia una buona formazione e che pensi a un’azione innovativa con sempre più carattere tecnologico e scientifico», sono queste le parole di commento dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, che nel suo intervento in sala ha parlato della sua programmazione in prospettiva, del suo impegno a lasciare un segno sul territorio regionale e a far diventare la cultura dell’innovazione agricola uno dei suoi fari. 

Fare impresa in Calabria

I lavori sono stati coordinati e moderati dal direttore dell’Accademia nazionale italiana Tradizioni alimentari, Valerio Caparelli. A introdurre, con i saluti istituzionali, il sindaco di San Demetrio, Ernesto Madeo. Al nostro network ha dichiatato:«Ho lasciato la mia azienda ai miei figli, ho permesso questo passaggio generazionale perché credo che i giovani abbiano tanto da dare e devono avere i loro spazi. Allo stesso modo, nel fare impresa è necessario l’unione delle forze: fiiliera significa aggregazione e ogni esperto di un’area specifica è indispensabile nella visione d’insieme», così ha commentato il padrone di casa, nonché sindaco del comune di San Demetrio Corone. 

Successivamente sono intervenuti: Pierpaolo Viteritti, presidente Zona XX; Francesco Calà, presidente IX Circoscrizione; Nicola Clausi, past governatore del Distretto 108YA; Pasquale Bruscino, II vice governatore del Distretto 108 YA; Papas Pietro Lanza, protopresbitero e vicario generale dell’Eparchia di Lungro. Significativi gli interventi in videoconferenza di Genci Hamza, presidente del Lions Club Tirana Eagle, già governatore della Zona Kosovo/Albania, e quello di Elena Appiani, direttrice internazionale e membro del CdA per il biennio 2021-23 del Lions Club International. A presentare il Premio, le ragioni e gli obiettivi Antonio Mondera, presidente del Lions Club Arberia, che ha illustrato l’opera del maestro Silvio Vigliaturo consegnata alle due premiate, un albero d’ulivo simbolo di lavoro, di speranza nel futuro e della lotta contro la sopraffazione delle mafie. «Le premiate sono un esempio per i giovani, dimostrano che se si lavora bene si può fare impresa anche in Calabria e può essere all’altezza di realtà anche più competitive» ha concluso il presidente Mondera.  A fine serata, l’estrazione della riffa che ha messo in palio una imponente collana, opera del maestro orafo Michele Affidato, e con la degustazione dei prodotti della Filiera Madeo.