VIDEO | L'evento organizzato dalla Brutium e dal suo presidente Gemma Gesualdi, sostenuto dalla senatrice Tilde Minasi, si è svolto nella Sala Nassirya alla presenza di molti ospiti, tra i quali Gerardo Sacco, Sergio Cammariere e Florindo Rubbettino
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Ritratti del Sud “storie, volti eccellenze di Calabria” è il libro scritto dalla giovane calabrese Eliana Godino, che ha deciso di ritornare nella sua terra natia per dimostrare che farcela è possibile e lo ha fatto raccontando solo alcuni dei nomi che hanno reso grande questa terra. Sono 35 i volti di Calabria raccontati attraverso foto e interviste, ma sono solo una parte di quei calabresi che con tenacia, fatica e volontà sono riusciti ad ritagliarsi uno spazio nell’Olimpo delle notorietà. L’evento organizzato dalla Brutium e dal suo presidente Gemma Gesualdi e sostenuto dalla senatrice Tilde Minasi che ha fortemente voluto che la presentazione fosse effettuata al Senato nella Sala Nassirya, ha sottolineato come sia necessario cambiare la narrativa legata alla nostra terra. Una narrativa che si propone come il libro di parlare della Calabria, quella bella, quella che ce l’ha fatta con tenacia, determinazione e soprattutto con impegno e sudore.
Quei calabresi che hanno deciso di non passare per le vie brevi, ma che hanno deciso di metterci il cuore e soprattutto la consapevolezza. Ritratti del Sud racconta infatti storie e volti dell’eccellenza calabrese. L'importanza delle radici, la necessità di voler raccontare il bello di una terra troppo spesso ricordata per cose non positive. Una parte del libro, come raccontato dall’autrice, è stata scritta volutamente in inglese per i calabresi all’estero che vanno orgogliosi della propria terra e meritano di godere di alcuni racconti. Con la moderazione di Demetrio Crucitti, ex direttore di Rai Calabria, si è avvertito quel non so che “di calabrite” come da lui sottolineato. Cioè quell’insanabile malattia che tiene ogni calabrese legato alle proprie radici e alle proprie origini e che ha sottolineato come ci sia ancora molto da fare per dare fiducia alle nuove generazioni e a quelle eccellenze che tendono a lasciare la propria terra.«Sono afflitto da calabrite, e le mie radici sono profonde. C’è la necessità di abbattere quel processo di rassegnazione e indifferenza che affligge molti calabresi. C’è ancora molto da fare e la politica si deve impegnare in tal senso». Ed è qui che si vedrebbe la differenza tra chi va via e chi resta, perché mantiene il valore di un'impresa importante come quella di rimanere in Calabria.
«Finalmente una giovane che parla ai giovani ed è raro» sostiene Gerardo Sacco, per il quale questa giovane autrice merita di portare il suo messaggio il più lontano possibile. «Bisogna avere fiducia in sé stessi e bisogna dare fiducia a chi invece vuole andare via. Chi resta è perché ha fiducia in sé stesso. Quando l’ho incontrata per l’intervista e ho iniziato a parlare, ne è uscita una storia come fosse una seduta di psicoterapia. Eliana è riuscita a tirare fuori da me racconti che in altre occasioni non sono mai riuscito a tirare fuori». Per Eliana Godino è diventato necessario dimostrare ai ragazzi che ce la si può fare. Questo perché il calabrese deve sempre dimostrare che può fare bene ma è sempre la Calabria che dà la spinta propulsiva per superare gli ostacoli e fare delle idee realtà. Non bisogna andare via si può fare e bonariamente “le teste dure calabresi” sanno che si può fare.
Accorato l’intervento di Sergio Cammariere: «Oggi più che mai il viaggio continua con la musica nell' anima e la Calabria nel cuore. A raccontarlo una canzone che chiudo ad ogni fine concerto e che ho scritto 31 anni fa “Dalla pace del mare lontano” e pensando al nostro grande cuore la dedico anche ai migranti che hanno perso la vita a steccato di Cutro. Non dimentichiamo che noi italiani siamo stati migranti e siamo il risultato di chi ha creduto che un sogno si potesse realizzare». Così come pregna di significato l’intervento dell’editore Florindo Rubbettino, che racconta come: «In questo libro si parla di Storie di successo costruite con sacrificio, studio, caparbietà... che dimostrano che la geografia non è un limite. Sia per chi è tronato che per chi è rimasto e insegnano che bisogna puntare al massimo e all’eccellenza. Un libro che spinge a passare da un valore individuale ad un valora corale ed effettivo».