L'idea è stata illustrata dall'assessore comunale al ramo Irene Calabrò durante un'audizione in commissione Bilancio. Ecco cosa prevede
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Non tanti beni artistici e culturali separati, ma un distretto culturale organizzato a Reggio Calabria che faccia di ogni bene una peculiarità inserita nel contesto urbano. È stato l’assessore alla Cultura, Irene Calabrò a spiegare, nel corso dell’audizione del settore in commissione Bilancio, tutti i particolari.
La fototeca e monumento identitario
La fototeca di Reggio si farà. L’amministrazione ha pubblicato un avviso per manifestazione di interesse, finalizzato all’individuazione degli operatori economici mediante procedura negoziata da invitare alla successiva procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara per l’affidamento della “Progettazione, fornitura e posa in opera degli allestimenti per la realizzazione della Fototeca comunale”.
«La finalità è doppia – afferma Calabrò – da un lato valorizzare la nostra biblioteca che andrà modernizzata in ottica digitale e di fruizione e recupero della memoria e il racconto della nostra storia attraverso le immagini. Ci sono tantissime famiglie che hanno fotografie storiche che ritraggono momenti particolari della città che possono essere ora digitalizzate e che diventeranno, tramite un avviso, patrimonio della città».
In cantiere anche un concorso di idee per un monumento identitario. «L’ indirizzo è stato dato dalla giunta circa un mese fa per la collocazione di questo monumento a piazza Indipendenza e il tema è la leggenda della Fata Morgana oppure la storia di San Giorgio e il drago» aggiunge l’assessore.
E poi chiarisce che «gli interventi fanno parte di una scheda React-Eu che ha una finalità di creazione di un distretto culturale: quindi non solo interventi spot, ma attrattori culturali che tipicizzino la città e spingano i turisti a fare un percorso diverso e unico nella città».
Interventi strutturali di allestimento interesseranno il castello Aragonese e il Monastero della visitazione e le aree archeologiche, grazie a schede con fondi regionali in fase di elaborazione. E la partecipazione per l’animazione dei siti a tutti i bandi che sono emanati a livello ministeriale.
Pinacoteca e Archivio di stato
Nel circuito dei beni è previsto che alla Pinacoteca e all’Archivio di stato si accederà tramite un biglietto. In particolare «per la Pinacoteca adesso l’ingresso è gratuito, ma abbiamo deciso di mettere a reddito l’entrata per dare il giusto valore al patrimonio custodito. Anche l’Archivio ha un patrimonio storico importante ma nell’ottica della ricerca e degli studi professionali che attingono al materiale custodito. Anche in questo caso sarà previsto un costo per l’accesso».