Un incontro tra lingue e culture di tutti e cinque i continenti nel nome della poetessa greca vissuta a Locri. L'evento finale si è tenuto nella cornice del Museo che ospita i Bronzi
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Si è concluso al Museo archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria il XXXVI Premio mondiale di poesia Nosside. Si è rinnovata così la magia dell’unico progetto poetico aperto a tutte le lingue e culture del mondo in un evento finale tra i più belli della sua lunga storia, iniziata nel 1983 sulla sponda reggina del mitico Stretto di Scilla e Cariddi.
Soddisfatto il presidente e fondatore Pasquale Amato: «Ci siamo incontrati con l'immaginario dei poeti di cinque continenti nel nome della poetessa magno-greca Nosside di Locri. Abbiamo rivissuto, grazie ai loro versi, le emozioni, le visioni, i sentimenti che in tante culture e lingue diverse essi donano ogni giorno al mondo. Ci hanno guidato la suggestiva opera del genio futurista Umberto Boccioni di Reggio Calabria adottata come Logo ufficiale, la brillante rielaborazione dell'orafo Gerardo Sacco di Crotone e i versi densi di impegno civile del poeta Alfredo Panetta, il concittadino di Nosside vincitore assoluto».
«Anche in questa edizione- spiega Amato - il Nosside ha continuato il cammino di espansione in lingue e in territori, arrivando a 102 Stati e 140 lingue nazionali, locali e minoritarie. Il vincitore assoluto è un poeta artigiano emigrato da 40 anni a Milano. Ma non ha tradito le radici culturali e linguistiche, continuando a comporre nel Dialetto Reggino Jonico e ha dedicato la poesia vincitrice ad una vittima della violenza mafiosa. Gli altri 51 premiati – provenienti da tutti i continenti - spaziano su temi e problemi che vanno da sentimenti personali a una miriade di emozioni disparate, esposte secondo stili, pensieri, lingue e culture senza confini di spazi e di tempi.
Si tratta di un esito lusinghiero per un progetto che si regge su esigue risorse di donazioni private. Un esito in linea con la strategia fondata sull’incontro paritario dell’immaginario poetico espresso in lingue, culture e forme di comunicazione differenti di qualsiasi angolo del Pianeta Terra. Ispirandoci a queste salde e chiare opzioni, continueremo nel 2022 il viaggio del Nosside assieme all’immaginario dei poeti che condivideranno il nostro impegno per infrangere muri di pregiudizi e carenze di umanità ed edificare ponti tra le lingue e culture del mondo».
Ai consensi dal vivo si sono affiancati numerosi apprezzamenti nei social. Li ha sintetizzati efficacemente la dirigente scolastica Eva Nicolò: «Straordinario concepire un Premio di Poesia, sintesi di messaggi diversi, veicolati da lingue diverse, da persone diverse accomunate dalla nostra appartenenza al genere umano e dalla nostra comune cittadinanza planetaria».
L’interpretazione delle poesie premiate è stata affidata ad un trittico di artisti reggini: l’attrice Teresa Timpano e l’attore Lorenzo Praticò, accompagnati dalle note della chitarra del Maestro Alessandro Calcaramo. Lo stesso maestro ha impreziosito l’evento con due interventi musicali eseguiti assieme a cinque giovanissimi elementi del suo Gruppo “Corde Libere”: Giuseppe Belfiore e Antonio Cilione al mandolino, Simone Camera al basso, Giuseppe Romeo e Santina Spezzano alle percussioni.
Pregevole è il lavoro svolto dalla giuria internazionale composta dal presidente Giuseppe Amoroso (Italia), dalla Segretaria Rosamaria Malafarina (Italia) e dai Componenti Esterni Giuseppe Cardello (Italia), Fredy Chikangana (Colombia), Nadia Crucitti (Italia), Rosalie Gallo (Brasile), Adriana Iozzi Klein (Brasile), David Lecona Rodriguez (Messico), Angelo Rizzi (Francia), Antonio Rossi (Italia), Serena Stilo (Italia), Silvia Tocco (Argentina).