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Dalle tenebre alla luce: un mare di fedeli ha accompagnato nella notte il quadricello della Madonna di Capocolonna in pellegrinaggio verso la sua casa, sul promontorio omonimo. Un appuntamento al quale nessun crotonese ha voluto mancare, come tradizione vuole. All'1:30, la Sacra Effige è uscita dal Duomo iniziando il cammino verso Capocolonna. Prima tappa al cimitero cittadino, dove si è svolto un breve momento di raccoglimento. Nella sua omelia, don Serafino Parisi, rettore della Basilica Cattedrale, ha voluto porre l'accento sui vari casi di morte che si registrano a Crotone, come quelli avvenuti sulle strade, o per colpa dei tumori, della violenza, o sul lavoro, nonché ha voluto ricordare le vittime dell'esplosione avvenuta lo scorso 7 maggio nel quartiere Lampanaro.
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Poi è iniziato il lungo viaggio di preghiera verso Capocolonna, silenzioso, intimo. Dodici chilometri sul mare affrontati anche a piedi scalzi in segno di omaggio alla Madre di tutti; durante il tragitto non è mancato il rito della posa della pietra, quale segno di buon auspicio affinchè si ritorni in futuro ad accompagnare il quadricello. Alle prime luci dell'alba, il mare di fedeli è arrivato alla chiesetta di Capocolonna dove si è svolta la prima messa del giorno. Una stanchezza relativa, poiché questo cammino lo si è fatto per amore di Maria, un amore grande che non conosce limiti. Nel pomeriggio ci sarà il rientro della Sacra Effige dalla chiesetta sul promontorio al Duomo via mare: il quadricello sarà infatti accompagnato da un peschereccio, “scortata” da varie imbarcazioni, e salutata dai tradizionali fuochi d'artificio all'arrivo in porto.