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Il colore del fango si mischia all’indefinito cielo di Rosarno. In una giornata qualunque, nella tendopoli di San Ferdinando, recentemente teatro di un tragico rogo costato la vita ad una giovane migrante, il tempo trascorre con lentezza, tra precarietà e mille difficoltà. Manca l’acqua, il cibo scarseggia e l’inverno, con freddo e pioggia, si abbatte inclemente sull’ammasso di baracche ove trovano rifugio centinaia e centinaia di anime.
I volti e le storie di questi migranti sono i protagonisti del docufilm “Nera la notte”, premiato nella sezione Miglior corto “Gli altri”, nell’ambito de IlCorto.it Festival internazionale di Roma, edizione 2017. Realizzato dal videoreporter di LaC Tv, Saverio Caracciolo, racconta con straordinaria crudezza e senza filtri la vita all’interno della tendopoli reggina. Il professionista, ospite all’interno della struttura per due giorni e per due notti, ha condiviso con i fratelli africani la fatica, la fame, i sogni e le attese di decine e decine di ragazzi.
La vita dei migranti nella tendopoli
Uno spaccato sul dramma vissuto quotidianamente dai migranti, fuggiti da contesti di guerra e grandi povertà. Una volta sbarcati in Italia, raccontano, non hanno trovato quel benessere tanto agognato ma tante persone hanno teso loro una mano. Aspetti colti ed apprezzati dalla commissione giudicatrice e dagli organizzatori, personalità di spessore: Sergio Salvati, direttore della fotografia; Giulio Natalucci, make-up artist; Renato Verdicchi, regista e documentarista e Renato Francisci, presidente dell’associazione “Il Corto.it”. “Nera la notte” ha sbaragliato la concorrenza: erano oltre 752, infatti, le opere in concorso. Un traguardo che inorgoglisce: «Un premio speciale che dedico alla famiglia di LaC Tv, con cui condivido da anni bei momenti di crescita professionale - dai tecnici, giornalisti, direttori – al mio editore Domenico Maduli e alla direzione generale rappresentata da Maria Grazia Falduto» le parole di Caracciolo.
g.d'a.