Aveva solo 22 anni quando venne premiato dal Presidende della Repubblica Sandro Pertini. Ed è il premio al quale Mario Iaquinta di San Giovanni in Fiore è più legato. Una medaglia d’argento al concorso fotografico: "Calabria da Salvare": al quale ha partecipato con una fotografia della Chiesa della Riforma di Caccuri.


Circa 50 anni fa, grazie ad un attento lavoro di studio e ricerca, Iaquinta ha portato alla luce un tesoro di 2500 lastre del grandissimo fotografo Saverio Marra, un vero e proprio straordinario documento sulla vita della gente di San Giovanni in Fiore nei primi decenni del ‘900. Grazie a Marra sono venuti alla luce usi, costumi, tradizioni di una popolazione ‘dispersa’ fra le gelide montagne della Sila, perennemente innevate


Nel corso della sua attività di fotografo-amatore, Mario Iaquinta ha ottenuto tantissimi premi, coppe, targhe, medaglie, nastri, diplomi e attestati sia in campo nazionale che internazionale nonché diverse onorificenze.

 

Un fotografo ‘senza trucchi e senza inganni’! La sua è una fotografia vera, reale, pura, fatta di luce e di ombre, di attese e di speranza. Sono opere d’arte, le sue. Foto che raccontano gli attimi, le emozioni di un istante, la bellezza di un attimo. Un impressionante catalogo, migliaia di foto che tracciano un percorso storico fatto di profondi cambiamenti sociali.

 


È lui il primo fotografo calabrese che ha ottenuto, quest’anno, l’Onorificenza dalla Fédération International de l'Art Photographique, la massima organizzazione a livello mondiale. 

 

 


Se il grandissimo Saverio Marra ha documentato la storia della prima metà del ‘900, Mario Iaquinta è il suo degno discepolo, continuando a raccontare gli eventi degli ultimi 50 anni, con precisione maniacale e quella profonda attenzione che fanno di lui ‘il fotografo della luce’, l’artista del tempo che scorre. Il custode della verità storica nel ‘verismo’ e del realismo fotografico.