Un incontro tra diverse generazioni, promosso dallo Spi, il Sindacato Pensionati della Cgil, si è svolto a Cosenza, al cinema Modernissimo, con la partecipazione di Moni Ovadia.

La Memoria delle Memorie

L’artista e scrittore di origini bulgare, ha recitato il suo monologo La Memoria delle Memorie, davanti ad una platea gremita di ragazzi, gli studenti del Liceo Musicale Lucrezia della Valle, guidato dalla dirigente Loredana Giannicola,nell’ambito di una tra le diverse iniziative organizzata per il 75mo anniversario della liberazione di Auschwitz.

Tramandare il ricordo è una missione

«La novità di quest’anno è proprio rappresentata dai ragazzi – spiega Franco D’Orrico, segretario provinciale di Cosenza dello Spi – Abbiamo deciso di invitare gli studenti alla nostra tradizionale commemorazione del Giorno della Memoria: un coinvolgimento dei giovani nell’ascolto e nel dialogo con Moni Ovadia rende possibile tramandare alle nuove generazioni il ricordo della Shoah. Tra poco – ha aggiunto D’Orrico – non ci saranno più testimoni viventi. Per questo conservare e tramandare la memoria è una missione: i ragazzi devono avere consapevolezza di quanto accaduto. Come diceva Primo Levi capire le atrocità, gli orrori dei campi di sterminio non è possibile. Però conoscere è indispensabile, affinché non si ripeta mai più una così terribile tragedia».

Presente e futuro

Moni Ovadia ha commentato tra l’altro, la recente statistica diffusa da Eurispes, secondo la quale il 15 per cento degli italiani nega la Shoah. «Un fatto grave ma non c’è da stupirsi – dice – È la conseguenza degli scarsi investimenti sulla educazione e sulla cultura. Istruzione e cultura sono il solo rimedio a quella deriva che parte dall’ignoranza per diventare cattiveria e stupidità. Un Paese serio investe su questi due elementi, i più importanti per il proprio presente e per il futuro». Ecco l’intervista