Benvenuti a Limbadi” si leggeva in uno degli stand che ha fatto da cornice alla 32^ edizione della “Giornata del contadino” che si è svolta ieri sera, in un clima di entusiasmo. Un entusiasmo che ha contagiato oltre tremila persone giunte da tutto l’hinterland vibonese. Gremiti corso Umberto I° e Piazza Marconi, per uno degli eventi più attesi e partecipati dell’anno. 


Un appuntamento ogni anno organizzato dalla locale Proloco. «Obiettivo di questa giornata - ha affermato il presidente Mimmo Barbaro – quello di fare conoscere le tante eccellenze enogastronomiche che produce la nostra terra».
Ed ecco che emigrati provenienti da ogni parte del mondo, turisti e limbadesi, si sono ritrovati in piazza per riscoprire i sapori di un tempo: “strangugghi” con sugo di carne o di ‘nduja, parmigiana, frittelle di fiori di zucca, legumi, formaggi e salumi e olio extra vergine d’oliva. Tutti prodotti rigorosamente a Limbadi. A prepararli, le massaie del luogo, che per giorni hanno lavorato incessantemente per non deludere le aspettative degli avventori. E a fine cena non poteva mancare il liquore prodotto dalla distilleria Caffo di Limbadi. «Il nostro amaro – ha detto l’imprenditore Nuccio Caffo – viene prodotto in questo piccolo paese del vibonese (Limbadi). Cittadina che racchiude importanti realtà produttive, i cui prodotti sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. E questo – ha concluso Caffo - ci rende orgogliosi delle nostre radici».
Lunghe tavolate, stracolme di prodotti tipici locali, sistemate nei vicoli e nelle piazze, in un clima reso ancora più festoso e cordiale dalla musica popolare delle “Muse del Mediterraneo”, un gruppo di artiste donne, che con la loro musica, ha infiammato la folla fino a notte fonda. È stata la festa del popolo, della solidarietà, dell’amicizia, è stata la festa della gente laboriosa di Limbadi.