Tra le pagine di Tracce Fantasma, romanzo del giornalista e scrittore calabrese Nicola H. Cosentino, edito da Minimun Fax, scorre quella vena di malinconia e rimpianto, comune nella società del terzo millennio, alimentata dalla disillusione di chi è nato e cresciuto alla fine del secolo scorso tra mille aspettative ritrovandosi poi oggi con i capelli bianchi a scrutare la realizzazione delle proprie ambizioni, ma nella vita degli altri.

La trama del libro

Il protagonista, Valerio, è un chitarrista fallito, un 38enne ironico, le cui fragilità vengono a galla insieme all’invidia per il successo di un suo amico cantautore ed al turbamento per la gravidanza della sua ex ragazza. Guardandosi alle spalle, intrappolato in una dimensione provocata dalla miscela di alcol e vecchi dischi, torna da osservatore sulle scene del proprio vissuto, con una percezione differente rispetto a quella del passato. «Perché le canzoni per essere apprezzate hanno spesso bisogno di un secondo ascolto – spiega l’autore – Come tutte le cose difficili della nostra vita». Se ne ricava una lezione dal sapore universale: si riesce a comprendere davvero ciò che stiamo vivendo soltanto in un secondo momento. Ma l'esistenza non è una canzone, né un accordo di chitarra stonato che si può correggere.

Le strade non percorse

«È un po’ la storia irrisolta della nostra generazione – dice Nicola H. Cosentino - Che può far pace con se stessa solo quando ammette che il rapporto col talento altrui è più nebuloso di quanto si riesca ad immaginare e che, soprattutto, si può conoscere a fondo una persona, un amore, solo viaggiando nel tempo, quindi nella fantasia. Prima capiremo – aggiunge – che siamo dove siamo per i nostri fallimenti, per i libri che non abbiamo letto, per i dischi che non abbiamo ascoltato, per i rimpianti e per gli amori che non sono stati, e meglio sarà: siamo quello che siamo grazie alle strade che non abbiamo imboccato».

Trama serrata e però riflessiva

Il libro cattura come se avesse una trama serrata, e però stimola alla riflessione, rivelando pure una componente saggistica, guadagnandosi un posto in quel segmento della prosa mista, sempre più dominante nella narrativa europea. È stato presentato a Cosenza, negli spazi della Feltrinelli diretta da Francesca Branca, con la partecipazione delle giornaliste Rita Campanaro e Maria Teresa Pedace. L’iniziativa è stata introdotta da Gemma Cestari, direttrice del Premio Sila ’49 al quale Le Tracce Fantasma concorre, risultando tra le dieci opere finaliste.