Ci sono anche fotografie e documenti relativi all’uccisione del piccolo Dodò, l’omicidio Parretta, gli sbarchi clandestini sulle coste crotonesi e l’alluvione del 1996
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“Frammenti di storia, l’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica”: è il titolo della mostra itinerante che si terrà a Crotone dal 22 al 25 ottobre prossimi all’interno del Museo e dei Giardini di Pitagora, nel parco Pignera. L'evento è promosso dalla Questura di Crotone che ha ottenuto l'autorizzazione dal ministero dell'Interno.
Si tratta di una mostra che ricostruisce e ripercorre alcuni dei momenti più drammatici e significativi della storia italiana attraverso il lavoro della Polizia Scientifica. Negli spazi espositivi, allestiti con numerosi pannelli fotografici e teche, saranno mostrate immagini relative a fatti che hanno segnato la storia del nostro Paese (stragi, omicidi, catastrofi naturali, personaggi ed eventi diversi): dall’omicidio di Giacomo Matteotti, avvenuto nel 1924, al sequestro di Aldo Moro, dal mostro di Firenze, alle stragi di mafia. Numerose sono inoltre le curiosità da vedere: le impronte di un inedito Mussolini, non calvo ma con i capelli, il cartellino fotosegnaletico di un giovane antifascista Sandro Pertini, i pizzini di Bernardo Provenzano.
La mostra sarà caratterizzata anche dalla presenza di fotografie dell’attività della polizia scientifica nel crotonese: l’alluvione del 14 ottobre 1996, l’uccisione di Domenico (Dodò) Gabriele, l’esplosione di una bombola di gas in un appartamento in località Lampanaro, l’omicidio di Giuseppe Parretta e le immagini di alcuni sbarchi di clandestini avvenuti sulle coste crotonesi. Tra le dotazioni della Polizia Scientifica, viene anche mostrato all’opera il Forensic Fullback: un veicolo destinato alle scene del crimine più complesse con dotazioni tecnologicamente avanzate, basate sulla rivoluzione digitale. La mostra sarà inaugurata il 22 ottobre 2019, alle ore 12, alla presenza del direttore centrale della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina.