VIDEO | La tradizione storica del centro del reggino è entrata a far parte della Festa delle grandi macchine a spalla per importanza e storicità della manifestazione, nella rappresentanza mondiale di questa categoria
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Nella sala del Senato “Caduti di Nassiria” è stato oggi presentato il progetto della Fondazione Varia legato alla tradizione storica di Palmi, una delle più importanti feste religiose calabresi entrata nel 2013 tra i patrimoni orali e immateriale dell’umanità dall’Unesco. Identità e comunità che rappresentano una delle feste più belle del pianeta.
La Varia è un patrimonio Unesco molto importante perché entrato a far parte della Festa delle grandi macchine a spalla, che ha fatto della Calabria una della 4 regioni entrate di diritto, per importanza e storicità della manifestazione, nella rappresentanza mondiale di questa categoria.
Nata nel 1582 con oltre 400 anni di storia, la Varia ha origini “nobili”, perché racconta l’immenso cuore dei calabresi. La storia narra che l’11 gennaio 1582, il senato messinese donò un preziosissimo capello della Madonna agli abitanti di Palmi per testimoniare un grande senso di gratitudine nei confronti di questi calabresi, che avevano dato ospitalità ai tanti messinesi colpiti dalla piaga della peste, che aveva attanagliato l’isola già nel giugno 1575 mietendo migliaia di vittime.
Tra tradizione e cultura, la manifestazione religiosa si celebra, con cadenza pluriennale, l’ultima domenica di agosto ed è dedicata alla Maria Santissima della Sacra Lettera, la patrona della città. La Celebrazione rappresenta l’Assunzione della Vergine in cielo attraverso un enorme carro votivo che percorre le strade cittadine. Il ruolo fondamentale per la benedizione viene affidato ad una ragazzina dai 10 agli 11 anni che con, non poco, coraggio viene portata avanti e dietro per le strade della città ad un’altezza di 16 metri in corsa, con il compito di benedire i devoti.
Il senatore Nicola Irto parla di evento straordinario con la capacità di coinvolgere tantissimi cittadini e turisti: «Un evento che ha un carattere e un interesse internazionale e rappresenta un biglietto da visita straordinario per la Calabria». Un impatto emotivo di grande valore umano e culturale, legato non solo alla storia ma anche ad un patrimonio tradizionale con radici profonde e mai dimenticate.
All’evento era presente anche il maestro Gerardo Sacco che per la Varia e nel 60ennale della sua professione orafa ha voluto omaggiare la Festa con il disegno di una coroncina che verrà indossata dall’Animella quando passerà per le vie della città a benedire i devoti: «Questa coroncina è stata studiata con i colori delle 5 corporazioni che rappresentano la città di Palmi, sostenuta da delle palme che si proiettano verso il cielo e al centro lo stemma Mariano» un simbolo che è stato ben accettato dal Presidente della Fondazione Varia, Daniele Laface, che ha parlato di questo dono e di tutto il nuovo progetto legato alla manifestazione, come di un progetto che vuole mettere radici per essere tramandato ai posteri e creando dei simboli tangibili della storia e della cultura di questa Festa.
«La nascita della Fondazione ci mette nelle condizioni di essere più solidi e di poter organizzare le prossime edizioni in maniera funzionale. Quella della Varia è una grande opportunità per la Calabria, perché circondata da un patrimonio culturale, artisti e linguistico davvero importante. Non ci manca la materia prima, ma quello che è mancato molto spesso è stata una comunicazione funzionale e mirata».
Uno dei volani per il turismo che la nostra terra deve saper promuovere, perché facente parte di una cultura identitaria calabrese di cui tutti noi dovremmo essere fieri. La prossima Varia si terrà il 27 agosto dopo uno stop durato circa 4 anni.