È rivoluzionaria l’Arbëria raccontata da Papas Pietro Lanza, un’Arbëria che ha saputo in Calabria alzare la testa in un periodo caldissimo della storia del XX secolo rilanciando l’identità locale in un momento storico in cui iniziava la sistematica destabilizzazione e distruzione delle periferie e la campagna sull’abbandono dei luoghi.

«Il provvedimento più importante a favore della lingua arbëreshe è stato assunto nel 1968, quando si decretò l'uso della stessa come lingua liturgica. Cosa che non si faceva neanche in Albania, qui invece sì: si cantava e si canta la divina liturgia nella lingua madre. Così tale lingua non si usava solo in famiglia o in paese ma nei paesi di tutta la Diocesi», spiega Papas Pietro Lanza.

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L’istituzione della Diocesi di Lungro diventa così un collante tra le comunità per mantenere una stabilità che presto è diventata politica e ha permesso all’Arbëria di essere ancora oggi una realtà unita.