Nella Giornata mondiale istituita dall’Unesco nel 1999, una riflessione sul ruolo sociale del genere poetico e sulla sua capacità di identificare la cultura di un luogo
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Il poeta Fusco
La poesia ha la destrezza di vivere senza intervalli di tempo, così si perpetua in eterno.
Nel contempo, il linguaggio della poesia è in grado di cogliere tematiche che molti altri mezzi di comunicazione faticano ad affrontare. Ricordiamo anche quanto la poesia sia essenziale a livello sociale per identificare la cultura di un luogo, al fine di affermare una civiltà.
Dobbiamo lasciar reclamare il nostro "essere umani" e sentire che abbiamo bisogno di manifestare le nostre emozioni. La poesia è l'incontro con la verità, l'unione con la purezza dell'esistenza.
Scrivere con il codice della poesia è una vera assemblea tra cultura e quotidiano, tra il firmamento e la nostra società. Tutto si compone nel sacro mistero della vita e la poesia con eleganza lambisce ogni cosa.
Ogni volta che penso alla poesia, mi viene in mente il susseguirsi del sole e della luna e dell'incredibile meraviglia del giorno che ritorna costantemente. Riflettendo sugli eventi storici del nostro tempo, in Rapsodia del continuo (la mia nuova raccolta) ringrazio la vita che ogni giorno è comunque così abbondante.
Un giorno nuovo (da Rapsodia del continuo, sezione Riflessi)
...
Entra nelle mani - accende –
bisognosa di un nuovo giorno
cose fresche. Nascere e rimanere
tendendo in sacco: ombre e rovine.
Il giorno del nuovo
che sta lì,
alle mura di casa
in ogni sua forma –
mantiene la promessa di ritornare ogni volta.
...
Piacerebbe (da Rapsodia del continuo, sezione L'odierno pane)
Vorrei ci fosse pace
il solo modo per restare -
prendere fiato da ciò che è dolore
sfasciare tutte le lacrime della sofferenza -
farne mare di leggerezza.
(Da Rapsodia del continuo)